L’antiossidante Acetilcisteina ha ridotto gli eventi cardiovascolari nei pazienti in emodialisi


I pazienti con insufficienza renale all’ultimo stadio presentano un aumento dello stress ossidativo, ed hanno un’alta incidenza di mortalità cardiovascolare.

Lo studio ha valutato l’effetto dell’Acetilcisteina ( NAC, Fluimucil ) , un antiossidante contenente un gruppo tiolico, sugli eventi cardiovascolari nei pazienti sottoposti ad emodialisi.

Lo studio, prospettico, randomizzato e controllato con placebo, è stato condotto tra l’ottobre 1999 ed il settembre 2001.
Sono stati arruolati 134 pazienti ( 76 maschi e 58 femmine ) con un’età media di 62+/-16 anni, sottoposti ad emodialisi di mantenimento per un minimo di 3 mesi, 3 volte alla settimana.

Il periodo di osservazione ( follow-up ) medio è stato di 14,5 mesi.

I pazienti sono stati assegnati in modo random a ricevere Acetilcisteina ( 600mg , 2 volte die ) o placebo.

L’endpoint primario era rappresentato da eventi cardiovascolari tra cui: infarto miocardico fatale o non fatale, morte cardiovascolare, necessità di angioplastica coronarica o bypass coronarico, ictus ischemico, malattia vascolare periferica con amputazione o necessità di angioplastica.

L’endpoint primario è stato raggiunto nel 28% dei pazienti in emodialisi trattati con Acetilcisteina e nel 47% (33/70) dei pazienti a cui era stato somministrato il placebo ( rischio relativo: 0,60; CI: 0,38-0,95; p=0.03 ).

Nei pazienti in emodialisi, la somministrazione dell’Acetilcisteina ( 600mg 2 volte al dì ) ha ridotto l’endpoint primario. ( Xagena2003 ).

Tepel M et al, Circulation 2003; 107:992-995

Cardio2003 Farma2003


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