L’assunzione di vitamina-E non sembra produrre alcuna azione protettiva nei pazienti ad alto rischio cardiovascolare.
9541 pazienti, di età media 55 anni, ad alto rischio di eventi cardiovascolari, per essere affetti da malattie cardiache o diabete, sono stati randomizzati a ricevere vitamina E (400UI/die) o placebo, in media per 4,5 anni. L’analisi dei risultati ha messo in evidenza che non c’era differenza tra vitamine e e placebo nel numero degli infarti miocardici, degli ictus e delle morti per malattie coronariche.
La vitamina E non ha inciso neppure sugli obiettivi secondari: angina instabile, insufficienza cardiaca congestizia, complicanze del diabete.
(The Hope Investigators, N Engl J Med 2000; 342: 154-160)
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