L'inquinamento atmosferico aumenta il rischio di malattie cardiovascolari nelle donne con diabete


Una ricerca ha mostrato che le donne affette da diabete mellito esposte a lungo termine a inquinamento da traffico vanno incontro a un aumento del rischio del 44% per le malattie cardiovascolari e a un aumento del rischio del 66% per l’ictus.

Sebbene alcuni studi abbiano dimostrato che le persone con diabete mellito siano particolarmente vulnerabili agli effetti cardiovascolari di esposizioni acute all'inquinamento atmosferico, lo studio è uno dei primi a dimostrare elevati rischi di malattia cardiovascolare tra gli individui con diabete mellito esposto a lungo termine al particolato.

Sono stati analizzati i dati di 114.537 donne ( età media, 64 anni; 94% di razza bianca; 44% mai fumatori ) partecipanti allo studio NHS ( Nurses ' Health Study ).

Durante il periodo 1989-2006 sono stati registrati 6.767 casi di malattia cardiovascolare, 3.878 casi di malattia coronarica e 3.295 casi di ictus.

Utilizzando i dati mensili medi di particolato della US Environmental Protection Agency ( EPA ), i ricercatori hanno calcolato l'effetto di particolato fine inquinante inferiore a 2.5 micron di diametro ( PM2.5 ), particolato inquinante maggiore di PM2.5 ma inferiore a PM10 ( PM2.5 -10 ), e una combinazione di PM2.5 e di PM2.5-10 ( PM10 ).

E’ stato scoperto che tutte le donne hanno presentato un piccolo aumento del rischio di malattie cardiovascolari, con una maggiore esposizione all'inquinamento atmosferico, ma il rischio non è risultato statisticamente significativo.
Tuttavia, il rischio era decisamente maggiore tra le donne con diabete mellito.

Per ciascun 10 microg/m3 di aria, le donne con diabete mellito hanno presentato un aumento del rischio del 44% per la malattia cardiovascolare e un aumento del rischio del 66% di ictus per il PM2.5; un rischio del 17% per le malattie cardiovascolari e del 18% di ictus per PM 2.5-10 e un aumento del 19% del rischio di malattie cardiovascolari e un aumento del 23% del rischio di ictus per l'esposizione a entrambe le dimensioni dell’inquinamento.

Sono stati anche trovati più elevati effetti dell’inquinamento dell'aria tra le donne di età uguale a 70 anni o oltre, le donne con obesità e le donne che vivevano nel Nord-Est o nel Sud.
L’abitudine al fumo e la storia familiare non hanno modificato in modo sensibile queste associazioni. ( Xagena2015 )

Fonte: Journal of American Heart Association, 2015

Endo2015 Cardio2015 Neuro2015



Indietro

Altri articoli

La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...


Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...


Sebbene il colesterolo da lipoproteine ​​a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...


L'aldosteronismo primario, caratterizzato da un'evidente produzione di aldosterone renina-indipendente, è una forma comune ma sottoriconosciuta di ipertensione e malattia cardiovascolare. Evidenze...


Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...


Semaglutide ( Wegovy ), un agonista del recettore di GPL-1 ( peptide-1 simil-glucagone ), ha dimostrato di ridurre il rischio...


L’eccesso di rischio di malattie cardiovascolari associato a un’ampia gamma di malattie infettive non è noto. È stato quantificato il...


Nonostante la ben nota associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari, esistono dati limitati su quali specifiche diagnosi...


La sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone negli uomini di mezza età e anziani affetti da ipogonadismo non è...


Benefici cardiovascolari degli inibitori di SGLT2 e agonisti recettoriali di GLP1 Diversi studi clinici randomizzati hanno dimostrato per gli inibitori di...