Più elevato rischio cardiovascolare con Prednisolone rispetto a Idrocortisone nell’insufficienza surrenalica


Gli adulti con insufficienza surrenalica a cui è stata prescritta la terapia a base di Prednisolone hanno presentato livelli più elevati di colesterolo totale e di colesterolo LDL rispetto ai pazienti a cui era prescritto l’Idrocortisone.

I dati sui fattori di rischio per le malattie cardiovascolari nei pazienti con insufficienza surrenalica trattati con Prednisolone sono scarsi, nonostante le malattie cardiovascolari rappresentino la principale causa di morte nei pazienti con insufficienza surrenalica.
Sono stati analizzati i dati del mondo reale dal registro European Adrenal Insufficiency Registry ( EU-AIR ).

Sono stati presi in esame i dati di 959 pazienti con insufficienza surrenalica a cui era stato prescritto Prednisolone ( da 3 a 6 mg al giorno; n = 50 ) oppure Idrocortisone ( da 15 a 30 mg al giorno; n = 909 ).

Sono stati esclusi dall'analisi i pazienti trattati con Desametasone o con Idrocortisone a rilascio modificato, e i pazienti con iperplasia surrenalica congenita.

I pazienti sono stati appaiati in un rapporto 1: 3 in base a età, sesso, durata della malattia ed eziologia della insufficienza surrenalica.

Dei 50 pazienti a cui era stato prescritto Prednisolone, 47 avevano più alti livelli di colesterolo totale e di colesterolo LDL rispetto a 141 pazienti a cui era stato prescritto Idrocortisone ( colesterolo totale: 6.3 mmol/L vs 5.4 mmol/L; P inferiore a 0.05; LDL: 3.9 mmol/L vs 3.2 mmol/L; P inferiore a 0.05 ).

Non sono state riscontrate differenze tra i gruppi riguardo all’emoglobina glicosilata ( HbA1c ), i livelli di colesterolo HDL o i trigliceridi, o all’indice di massa corporea ( BMI ), la pressione diastolica o la circonferenza vita.
Non c’erano neppure differenze tra i gruppi nella incidenza di ipertensione o di diabete mellito.

Questa è la prima analisi che ha confrontato i fattori di rischio cardiovascolare nei pazienti con insufficienza surrenalica trattati con Prednisolone e Idrocortisone.
Livelli significativamente superiori di colesterolo LDL nei pazienti trattati con Prednisolone rispetto a Idrocortisone possono far prevedere un rischio relativo cardiovascolare più elevato per questi pazienti. ( Xagena2016 )

Fonte: European Congress of Endocrinology, 2016

Endo2016 Cardio2016 Farma2016


Indietro

Altri articoli

La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...


Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...


Sebbene il colesterolo da lipoproteine ​​a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...


L'aldosteronismo primario, caratterizzato da un'evidente produzione di aldosterone renina-indipendente, è una forma comune ma sottoriconosciuta di ipertensione e malattia cardiovascolare. Evidenze...


Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...


Semaglutide ( Wegovy ), un agonista del recettore di GPL-1 ( peptide-1 simil-glucagone ), ha dimostrato di ridurre il rischio...


L’eccesso di rischio di malattie cardiovascolari associato a un’ampia gamma di malattie infettive non è noto. È stato quantificato il...


Nonostante la ben nota associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari, esistono dati limitati su quali specifiche diagnosi...


La sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone negli uomini di mezza età e anziani affetti da ipogonadismo non è...


Benefici cardiovascolari degli inibitori di SGLT2 e agonisti recettoriali di GLP1 Diversi studi clinici randomizzati hanno dimostrato per gli inibitori di...