Sicurezza cardiovascolare: Celecoxib nella artrite è non-inferiore a Naproxene o Ibuprofene
Celecoxib ( Celebrex ) è risultato essere non-inferiore a Ibuprofene o a Naproxene per quanto riguarda la sicurezza cardiovascolare.
Rispetto ai farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ) non-selettivi, la sicurezza cardiovascolare di Celecoxib non era certa.
In uno studio, i pazienti che hanno richiesto farmaci antinfiammatori per l’artrosi o l’artrite reumatoide e che erano ad aumentato rischio cardiovascolare sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Celecoxib, Ibuprofene o Naproxene.
L'obiettivo dello studio era valutare la non-inferiorità di Celecoxib per quanto riguarda l'endpoint primario composito di morte cardiovascolare comprendente la morte emorragica, infarto miocardico non-fatale o ictus non-fatale.
Sono stati valutati anche gli esiti gastrointestinali e renali.
In totale 24.081 pazienti sono stati assegnati in modo casuale al gruppo Celecoxib ( media dose giornaliera, 209 mg ), al gruppo Naproxene ( 852 mg ) o al gruppo Ibuprofene ( 2.045 mg ) per una durata media del trattamento di 20.3 mesi con un periodo di follow-up medio di 34.1 mesi.
Durante lo studio, il 68.8% dei pazienti ha smesso di assumere il farmaco in studio, e il 27.4% dei pazienti ha interrotto il follow-up.
Nelle analisi intention-to-treat, si è verificato un evento di esito primario in 188 pazienti nel gruppo Celecoxib ( 2.3% ), in 201 pazienti nel gruppo Naproxene ( 2.5% ) e in 218 pazienti nel gruppo Ibuprofene ( 2.7% ) ( hazard ratio per Celecoxib vs Naproxene, HR=0.93; hazard ratio per Celecoxib vs Ibuprofene, HR=0.85; P minore di 0.001 per non-inferiorità in entrambi i confronti ).
Nell'analisi durante il trattamento, si è verificato un evento di esito primario in 134 pazienti nel gruppo Celecoxib ( 1.7% ), in 144 pazienti nel gruppo Naproxene ( 1.8% ) e in 155 pazienti nel gruppo Ibuprofene ( 1.9% ) ( hazard ratio per Celecoxib vs naproxene, HR=0.90; hazard ratio per Celecoxib vs Ibuprofene, HR=0.81; P minore di 0.001 per non-inferiorità in entrambi i confronti ).
Il rischio di eventi gastrointestinali è risultato significativamente più basso con Celecoxib rispetto a Naproxene ( P=0.01 ) o Ibuprofene ( P=0.002 ); il rischio di eventi renali è stato significativamente più basso con Celecoxib rispetto a Ibuprofene ( P=0.004 ), ma non è stato significativamente più basso con Celecoxib rispetto a Naprossene ( P=0.19 ).
In conclusione, a dosi moderate, Celecoxib è risultato essere non-inferiore a Ibuprofene o a Naproxene relativamente alla sicurezza cardiovascolare. ( Xagena2016 )
Nissen SE et al, N Engl J Med 2016; 375: 2519-2529
Reuma2016 Cardio2016 Farma2016
Indietro
Altri articoli
Gotta e incidenza di 12 malattie cardiovascolari
La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Colesterolo non-HDL e colesterolo LDL nell’infanzia ed eventi cardiovascolari aterosclerotici nell’adulto
Sebbene il colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...
Aldosteronismo primario subclinico e salute cardiovascolare
L'aldosteronismo primario, caratterizzato da un'evidente produzione di aldosterone renina-indipendente, è una forma comune ma sottoriconosciuta di ipertensione e malattia cardiovascolare. Evidenze...
Infiammazione e colesterolo come predittori di eventi cardiovascolari nei pazienti ad alto rischio con intolleranza alle statine
Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...
Semaglutide ed esiti cardiovascolari nell'obesità senza diabete
Semaglutide ( Wegovy ), un agonista del recettore di GPL-1 ( peptide-1 simil-glucagone ), ha dimostrato di ridurre il rischio...
Infezione grave e rischio di malattie cardiovascolari
L’eccesso di rischio di malattie cardiovascolari associato a un’ampia gamma di malattie infettive non è noto. È stato quantificato il...
Associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari entro 24 mesi dal parto
Nonostante la ben nota associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari, esistono dati limitati su quali specifiche diagnosi...
Sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone
La sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone negli uomini di mezza età e anziani affetti da ipogonadismo non è...
Diabete di tipo 2: sintesi delle principali evidenze in soggetti con malattia cardiovascolare e/o malattia renale cronica
Benefici cardiovascolari degli inibitori di SGLT2 e agonisti recettoriali di GLP1 Diversi studi clinici randomizzati hanno dimostrato per gli inibitori di...