Tumore della prostata: aumento del rischio di diabete mellito e di malattia cardiovascolare con gli agonisti del GnRH
L’FDA ( Food and Drug Administration ) ha comunicato ai produttori degli agonisti dell’ormone rilasciante la gonadotropina ( GnRH ) la necessità di aggiungere nuove informazioni di sicurezza nella sezione Avvertenze e Precauzioni della scheda tecnica di questi farmaci.
Queste nuove informazioni mettono in guardia circa un aumentato rischio di diabete mellito e di alcune malattie cardiovascolari ( infarto miocardico, morte cardiaca improvvisa, ictus ) negli uomini che ricevono questi farmaci per il trattamento del tumore alla prostata.
Gli agonisti del GnRH sono approvati nel trattamento dei sintomi ( trattamento palliativo ) del cancro alla prostata in stadio avanzato.
I benefici nell’ utilizzazione degli agonisti del GnRH nei primi stadi di tumore alla prostata non-diffuso ( cancro alla prostata non-metastatico ) non sono stati definiti.
Anche se il rischio di diabete mellito e di malattie cardiovascolari sembra essere basso nei maschi che ricevono gli agonisti del GnRH per il carcinoma prostatico, è, tuttavia, importante che gli operatori sanitari valutino i benefici e i rischi legati all'uso di questi farmaci prima di determinare il trattamento appropriato per il tumore alla prostata.
I pazienti che ricevono trattamenti con agonisti del GnRH devono essere sottoposti a controlli periodici della glicemia e/o dell’emoglobina glicosilata ( HbA1c ). L'aumento dei livelli di glucosio nel sangue può rappresentare lo sviluppo di diabete mellito o il peggioramento del controllo glicemico nei pazienti con diabete.
Il personale sanitario deve inoltre monitorare i pazienti per segni e sintomi indicativi di sviluppo di malattie cardiovascolari, e gestirli secondo l'abituale pratica clinica.
Ulteriori informazioni per i pazienti
Gli agonisti del GnRH sono venduti con i marchi Lupron, Zoladex, Trelstar, Viadur e Eligard.
Prima di assumere agonisti del GnRH, il paziente deve informare il medico riguardo alle seguenti condizioni mediche: diabete mellito, malattie cardiache, precedenti infarti miocardici o ictus, o eventuali fattori di rischio cardiovascolare, come alti valori pressori, alti livelli di colesterolo, o fumo di sigaretta.
Ulteriori informazioni per gli Operatori Sanitari
La maggior parte degli studi esaminati dall’ FDA ha riportato un piccolo ma statisticamente significativo aumento del rischio di diabete mellito e/o di eventi cardiovascolari nei pazienti trattati con agonisti del GnRH.
Devono essere valutati attentamente i benefici e i rischi noti degli agonisti del GnRH prima di stabilire un trattamento appropriato per il tumore prostatico.
Periodicamente, nei pazienti trattati con agonisti del GnRH, deve essere monitorata la glicemia e/o l’emoglobina glicosilata.
Inoltre, i pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi indicativi di sviluppo di malattie cardiovascolari.
I fattori di rischio cardiovascolare ( come, fumo di sigaretta, pressione alta, colesterolo alto, glicemia alta, e il sovrappeso ) devono essere gestiti secondo la pratica clinica abituale. ( Xagena2010 )
Fonte: FDA 2010
Farma2010 Onco2010 Cardio2010 Uro2010
Indietro
Altri articoli
Gotta e incidenza di 12 malattie cardiovascolari
La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Colesterolo non-HDL e colesterolo LDL nell’infanzia ed eventi cardiovascolari aterosclerotici nell’adulto
Sebbene il colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...
Aldosteronismo primario subclinico e salute cardiovascolare
L'aldosteronismo primario, caratterizzato da un'evidente produzione di aldosterone renina-indipendente, è una forma comune ma sottoriconosciuta di ipertensione e malattia cardiovascolare. Evidenze...
Infiammazione e colesterolo come predittori di eventi cardiovascolari nei pazienti ad alto rischio con intolleranza alle statine
Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...
Semaglutide ed esiti cardiovascolari nell'obesità senza diabete
Semaglutide ( Wegovy ), un agonista del recettore di GPL-1 ( peptide-1 simil-glucagone ), ha dimostrato di ridurre il rischio...
Infezione grave e rischio di malattie cardiovascolari
L’eccesso di rischio di malattie cardiovascolari associato a un’ampia gamma di malattie infettive non è noto. È stato quantificato il...
Associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari entro 24 mesi dal parto
Nonostante la ben nota associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari, esistono dati limitati su quali specifiche diagnosi...
Sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone
La sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone negli uomini di mezza età e anziani affetti da ipogonadismo non è...
Diabete di tipo 2: sintesi delle principali evidenze in soggetti con malattia cardiovascolare e/o malattia renale cronica
Benefici cardiovascolari degli inibitori di SGLT2 e agonisti recettoriali di GLP1 Diversi studi clinici randomizzati hanno dimostrato per gli inibitori di...