Valori nel tempo della pressione sanguigna e rischio di malattia cardiovascolare
La pressione sanguigna è un potente predittore del rischio di cardiopatia, ma una singola misurazione può non riflettere in modo accurato l’impatto avuto da precedenti livelli di pressione sanguigna sul rischio vascolare.
Non è chiaro se le misurazioni della pressione sanguigna eseguitenel tempo permettono di ottenere una migliore valutazione del rischio di malattia cardiovascolare.
E’ stata impiegata la regressione Cox multivariata per valutare la relazione tra la pressione sanguigna basale (attuale), antecedente recente (1-10 anni prima del basale), antecedente remota (11-20 anni prima del basale) ed il rischio di malattia cardiovascolare in 2.313 soggetti del Framingham Study (910 uomini, 1403 donne), privi di malattia cardiovascolare al momento dello studio.
Durante il follow-up, sono stati osservati 899 eventi cardiovascolari in 479 donne.
La pressione sanguigna antecedente, sia remota che recente, era in grado di predire il rischio di malattia cardiaca.
Pertanto, quando disponibili, i valori della pressione sanguigna nel lungo periodo possono fornire elementi utili per rendere più attendibile il quadro prognostico, suggerendo inoltre l’utilità del controllo pressorio nell’arco di tutta la vita. ( Xagena2002 )
Vasan RS et al, Circulation 2002; 105: 48-53
Indietro
Altri articoli
Gotta e incidenza di 12 malattie cardiovascolari
La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Colesterolo non-HDL e colesterolo LDL nell’infanzia ed eventi cardiovascolari aterosclerotici nell’adulto
Sebbene il colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...
Aldosteronismo primario subclinico e salute cardiovascolare
L'aldosteronismo primario, caratterizzato da un'evidente produzione di aldosterone renina-indipendente, è una forma comune ma sottoriconosciuta di ipertensione e malattia cardiovascolare. Evidenze...
Infiammazione e colesterolo come predittori di eventi cardiovascolari nei pazienti ad alto rischio con intolleranza alle statine
Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...
Semaglutide ed esiti cardiovascolari nell'obesità senza diabete
Semaglutide ( Wegovy ), un agonista del recettore di GPL-1 ( peptide-1 simil-glucagone ), ha dimostrato di ridurre il rischio...
Infezione grave e rischio di malattie cardiovascolari
L’eccesso di rischio di malattie cardiovascolari associato a un’ampia gamma di malattie infettive non è noto. È stato quantificato il...
Associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari entro 24 mesi dal parto
Nonostante la ben nota associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari, esistono dati limitati su quali specifiche diagnosi...
Sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone
La sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone negli uomini di mezza età e anziani affetti da ipogonadismo non è...
Diabete di tipo 2: sintesi delle principali evidenze in soggetti con malattia cardiovascolare e/o malattia renale cronica
Benefici cardiovascolari degli inibitori di SGLT2 e agonisti recettoriali di GLP1 Diversi studi clinici randomizzati hanno dimostrato per gli inibitori di...