Novità nel trattamento della ipercolesterolemia: dagli anticorpi monoclonali anti-PCSK9 all’interferenza dell’RNA
L’entrata in commercio degli anticorpi monoclonali anti-PCSK9, Alirocumab ed Evolocumab, per l’ipercolesterolemia non-responder alle statine e per l’ipercolesterolemia familiare rappresenta una pietra miliare nel controllo del rischio cardiometabolico, anche se i due farmaci dovranno dimostrare mediante appositi studi la loro capacità di incidere sugli endpoint cardiovascolari.
C’è anche molto interesse riguardo a un nuovo farmaco ancora in fase 1 che potrebbe abbassare in modo marcato il colesterolo con poche iniezioni all’anno. Questo farmaco, noto come ALN-PCSsc, utilizza la tecnologia di interferenza dell’RNA per inibire la sintesi di PCSK9 a livello epatico.
Lo studio ha riguardato 76 pazienti. Il farmaco ha ridotto i livelli di colesterolo LDL in media del 64%, un effetto paragonabile a quello degli inibitori PCSK9. I livelli di colesterolo LDL si sono mantenuti ridotti per più di 140 giorni, indicando che potrebbe essere necessaria una somministrazione ogni 3 mesi, ma si ipotizza anche una somministrazione due volte all’anno. Il farmaco è risultato finora ben tollerato, senza eventi avversi clinicamente significativi.
Nel corso dell’ESC Meeting a Londra sono stati presentati nuovi dati sugli inibitori di PCSK9, Alirocumab ed Evolocumab.
Una nuova analisi di dati aggregati riguardante pazienti con ipercolesterolemia familiare eterozigote ( heFH ) inseriti nel Programma di sperimentazione clinica ODYSSEY, ha mostrato che Alirocumab riduce significativamente il colesterolo LDL.
Questa analisi ha incluso 1.257 pazienti con ipercolesterolemia familiare eterozigote. Alla settimana 24, quando è stato valutato l'endpoint primario di efficacia, i pazienti trattati con Alirocumab hanno presentato in media una riduzione del colesterolo LDL del 56% rispetto al placebo ( P inferiore a 0.0001 ) in entrambe i bracci di trattamento.
Le riduzioni sono state osservate dalla settimana 4 e si sono mantenute per tutta la durata della terapia, fino alla settimana 78.
Riguardo all’altro inibitore PCSK9, Evolocumab, in aggiunta allo standard di cura, ha mostrato il mantenimento dell’efficacia a 1 anno con una riduzione media del colesterolo LDL del 56%, contro il 12% ottenuto con la sola terapia tradizionale.
Il farmaco è stato ben tollerato; non è emerso alcun nuovo segnale di sicurezza. ( Xagena2015 )
Fonte: CardioBrief, 2015
Cardio2015 Farma2015 Endo2015
Indietro
Altri articoli
Evkeeza a base di Evinacumab nel trattamento dell’ipercolesterolemia familiare omozigote
Evinacumab ( Evkeeza ) trova indicazione in aggiunta alla dieta e ad altre terapie volte a ridurre il colesterolo lipoproteico...
Alirocumab e aterosclerosi coronarica in pazienti asintomatici con ipercolesterolemia familiare: studio ARCHITECT
L’effetto di Alirocumab ( Praluent ), un inibitore di PCSK9 ( proproteina convertasi subtilisina / kexina tipo 9 ), sul...
Efficacia e sicurezza a lungo termine di Evinacumab nei pazienti con ipercolesterolemia refrattaria
I pazienti con ipercolesterolemia refrattaria che non raggiungono le soglie di colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( LDL )...
Evkeeza a base di Evinacumab negli adulti, negli adolescenti e nei bambini di età pari o superiore a 5 anni con ipercolesterolemia familiare omozigote
Evkeeza, che contiene il principio attivo Evinacumab, è un medicinale che trova impiego assieme a una dieta a basso contenuto...
Studio CLEAR Harmony OLE: sicurezza ed efficacia a lungo termine dell'Acido Bempedoico nei pazienti con malattie cardiovascolari aterosclerotiche e/o ipercolesterolemia familiare eterozigote
Esistono dati limitati sulla sicurezza e l'efficacia a lungo termine dell'Acido Bempedoico ( Nilemdo ), un inibitore dell'adenosina trifosfato-citrato liasi,...
Ipercolesterolemia: AIFA ha approvato la prima terapia che riduce il colesterolo LDL con due somministrazioni all’anno
L'AIFA ha approvato Leqvio ( Inclisiran ) per il trattamento degli adulti con ipercolesterolemia primaria ( eterozigote familiare e non-familiare...
Piccoli RNA interferenti: Inclisiran nel trattamento degli adulti con ipercolesterolemia primaria eterozigote familiare e non-familiare o dislipidemia mista, in aggiunta alla dieta
Inclisiran, principio attivo di Leqvio, è un acido ribonucleico ipocolesterolemizzante, a doppio filamento, interferente breve ( siRNA ), coniugato a...
Pazienti pediatrici con ipercolesterolemia familiare eterozigote trattati con Evolocumab per 80 settimane: studio HAUSER-OLE, estensione a braccio singolo, multicentrica, in aperto di HAUSER-RCT
Lo studio HAUSER-RCT ha mostrato che 24 settimane di Evolocumab ( Repatha ), un inibitore della proproteina convertasi subtilisina /...
Riduzione dei livelli di colesterolo LDL nei pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica o ipercolesterolemia familiare eterozigote: sicurezza ed efficacia a lungo termine dell'Acido Bempedoico
Durante uno studio di estensione in aperto, l'Acido Bempedoico ( Nilemdo ) è risultato ben tollerato e ha mostrato un'efficacia...
Ruolo dell'Acido Bempedoico e dell'Ezetimibe nel trattamento dell'ipercolesterolemia
L'Ezetimibe, disponibile da due decenni, e l'Acido Bempedoico, un nuovo farmaco che inibisce la stessa via biosintetica mirata dalle statine...