Un nuovo approccio terapeutico nell’ipercolesterolemia : Ezetimibe + statina
L’ipercolesterolemia è uno dei fattori di rischio per la malattia cardiovascolare.
Circa 1/3 dei pazienti trattati con statine o con fibrati non riesce a raggiungere i livelli di colesterolo LDL raccomandati.
L’impiego di alti dosaggi di statine possono risultare scarsamente tollerati e potrebbero anche causare gravi effetti indesiderati , come ad esempio mialgie o rabdomiolisi.
Ezetimibe ( Zetia ) è il primo inibitore selettivo dell’assorbimento del colesterolo a livello intestinale , che ha dimostrato benefici clinici quando impiegato da solo o in associazione ad altri farmaci ipocolesterolemizzanti.
Su Circulation è stato pubblicato un articolo di Gagne C et al ( Circulation 2002; 105: 2469-2475 ) in cui l’Ezetimibe è stato impiegato in associazione alle statine ( Atorvastatina o Simvastatina ) in una rara malattia genetica , l’ipercolesterolemia familiare omozigote.
L’Ezetimibe associato alla statina ha prodotto una riduzione dei livelli di colesterolo LDL del 20,7-27,5% contro solo il 7% della sola statina , assunta al dosaggio di 80 mg/die.
Nel corso del XIVth Meeting of the World Congress of Cardiology ( WCC ) , sono stati presentati due studi clinici di fase III , in cui l’Ezetimibe è stato associato alla Pravastatina o alla Lovastatina.
Nello studio che ha valutato l’efficacia dell’associazione Ezetimibe ( 10 mg ) + Pravastatina ( dosaggio variabile ) sono stati arruolati 538 pazienti , di età compresa tra i 64 ed i 68 anni , con ipercolesterolemia primaria e livelli basali di colesterolo LDL nel range 145 - 250 mg/die.
L’associazione Ezetimibe + Pravastatina ha prodotto una riduzione del colesterolo LDL del 37,3% versus il 24,3% della sola Pravastatina o del solo Ezetimibe.
I trigliceridi si sono ridotti del 17,6% versus il 7,6% , mentre il colesterolo HDL è aumentato dell’8,1% vs 6,7%.
L’associazione tra Ezetimibe e la Pravastatina a basso dosaggio ( 10 mg ) ha ridotto i livelli del colesterolo LDL del 34% contro una riduzio ne del 29% della sola Pravastatina al dosaggio di 40 mg/die.
Negli studi presentati al WCC l’associazione tra Ezetimibe e la statina è stata ben tollerata. Non sono stati osservati casi di miosite o rabdomiolisi. Gli effetti indesiderati a livello muscoloscheletrico sono risultati simili tra il gruppo Ezetimibe + statina , placebo + statina , e gruppo placebo.
Sono stati invece osservati aumenti asintomatici dei livelli degli enzimi epatici ( aumento delle transaminasi maggiore di 3 volte rispetto al normale ).
Non sono stati segnalati casi di epatite, itterizia o segni clinici di disfunzione epatica.
L’effetto dell’Ezetimibe sulla morbidità e mortalità cardiovascolare non è ancora stato studiato.
Carlo Franzini
Xagena2002
Indietro
Altri articoli
Evkeeza a base di Evinacumab nel trattamento dell’ipercolesterolemia familiare omozigote
Evinacumab ( Evkeeza ) trova indicazione in aggiunta alla dieta e ad altre terapie volte a ridurre il colesterolo lipoproteico...
Alirocumab e aterosclerosi coronarica in pazienti asintomatici con ipercolesterolemia familiare: studio ARCHITECT
L’effetto di Alirocumab ( Praluent ), un inibitore di PCSK9 ( proproteina convertasi subtilisina / kexina tipo 9 ), sul...
Efficacia e sicurezza a lungo termine di Evinacumab nei pazienti con ipercolesterolemia refrattaria
I pazienti con ipercolesterolemia refrattaria che non raggiungono le soglie di colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( LDL )...
Evkeeza a base di Evinacumab negli adulti, negli adolescenti e nei bambini di età pari o superiore a 5 anni con ipercolesterolemia familiare omozigote
Evkeeza, che contiene il principio attivo Evinacumab, è un medicinale che trova impiego assieme a una dieta a basso contenuto...
Studio CLEAR Harmony OLE: sicurezza ed efficacia a lungo termine dell'Acido Bempedoico nei pazienti con malattie cardiovascolari aterosclerotiche e/o ipercolesterolemia familiare eterozigote
Esistono dati limitati sulla sicurezza e l'efficacia a lungo termine dell'Acido Bempedoico ( Nilemdo ), un inibitore dell'adenosina trifosfato-citrato liasi,...
Ipercolesterolemia: AIFA ha approvato la prima terapia che riduce il colesterolo LDL con due somministrazioni all’anno
L'AIFA ha approvato Leqvio ( Inclisiran ) per il trattamento degli adulti con ipercolesterolemia primaria ( eterozigote familiare e non-familiare...
Piccoli RNA interferenti: Inclisiran nel trattamento degli adulti con ipercolesterolemia primaria eterozigote familiare e non-familiare o dislipidemia mista, in aggiunta alla dieta
Inclisiran, principio attivo di Leqvio, è un acido ribonucleico ipocolesterolemizzante, a doppio filamento, interferente breve ( siRNA ), coniugato a...
Pazienti pediatrici con ipercolesterolemia familiare eterozigote trattati con Evolocumab per 80 settimane: studio HAUSER-OLE, estensione a braccio singolo, multicentrica, in aperto di HAUSER-RCT
Lo studio HAUSER-RCT ha mostrato che 24 settimane di Evolocumab ( Repatha ), un inibitore della proproteina convertasi subtilisina /...
Riduzione dei livelli di colesterolo LDL nei pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica o ipercolesterolemia familiare eterozigote: sicurezza ed efficacia a lungo termine dell'Acido Bempedoico
Durante uno studio di estensione in aperto, l'Acido Bempedoico ( Nilemdo ) è risultato ben tollerato e ha mostrato un'efficacia...
Ruolo dell'Acido Bempedoico e dell'Ezetimibe nel trattamento dell'ipercolesterolemia
L'Ezetimibe, disponibile da due decenni, e l'Acido Bempedoico, un nuovo farmaco che inibisce la stessa via biosintetica mirata dalle statine...