Rosuvastatina versus Gemfibrozil nei pazienti non-diabetici insulino-resistenti con dislipidemia mista
Uno studio ha valutato quale fosse il miglior trattamento farmacologico in grado di ridurre il rischio di malattia cardiovascolare nei pazienti non-diabetici insulino-resistenti con dislipidemia mista.
Un totale di 39 pazienti sono stati valutati prima e dopo 3 mesi di trattamento con Gemfibrozil ( 1,200 mg/die ; Lopid ), o Rosuvastatina ( 40 mg/die; Crestor ) riguardo a:
- concentrazioni dei lipidi, delle lipoproteine e delle apolipoproteine a digiuno;
- concentrazioni di colesterolo delle lipoproteine residue, dei trigliceridi, durante il giorno, dopo la colazione e il pranzo.
Rispetto al Gemfibrozil, il trattamento con Rosuvastatina ha ridotto in modo significativo ( p < 0,05 a p < 0,001 ) il colesterolo LDL, le particelle di lipoproteina B-100, l'apoliproteina C-III, l'apoliproteina C-III:B, il rapporto apoliproteina B-100/apoliproteina A-I, a digiuno ed ha aumentato l'apoliproteina A-I ( p < 0,05 ).
I risultati dello studio indicano che il trattamento con Rosuvastatina nei pazienti con dislipidemia mista non solo riduce le concentrazioni del colesterolo LDL ad un valore inferiore a quello associato al rischio cardiovascolare, ma abbassa anche le concentrazioni dei trigliceridi, dei trigliceridi VLDL e del colesterolo VLDL a livelli simili a quelli dei pazienti trattati con Gemfibrozil.
Questi dati sembrano indicare che nella maggioranza dei pazienti con dislipidemia mista può essere sufficiente il solo trattamento con Rosuvastatina, senza associazione ad un fibrato.
La riduzione della concentrazione plasmatica del colesterolo non-HDL è stata maggiore nei pazienti trattati con Rosuvastatina.
I pazienti trattati con Rosuvastatina hanno presentato diversi cambiamenti nelle concentrazioni delle apoliproteine plasmatiche, indice di una diminuzione del rischio cardiovascolare.
Inoltre la riduzione dell'accumulo postprandiale di lipoproteine residue è risultato significativamente maggiore dopo trattamento con Rosuvastatina. ( Xagena2005 )
Lamendola C et al, Am J Cardiol 2005; 95: 189-193
Cardio2005 Farma2005
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