Trattamento dell’endocardite con Daptomicina dopo insorgenza di neutropenia con Vancomicina
Ricercatori dell’University of Buffalo negli Stati Uniti hanno registrato il caso di un outcome ( risultato ) positivo in un paziente trattato con Daptomicina ( Cubicin ) per un’endocardite del lato sinistro, associata a Staphylococcus aureus resistente alla Meticillina ( MRSA ), dopo la comparsa di neutropenia indotta dalla Vancomicina ( Vanco, Vancocin ).
Al paziente di 55 anni, di sesso maschile, afro-americano, è stata diagnosticata: endocardite del lato sinistro, ascesso cerebrale ed artrite settica, dovuta alla MRSA acquisita in comunità.
Il paziente è stato trattato con Vancomicina per via endovenosa con l’obiettivo di raggiungere una concentrazione di 15-20 microg/mL e con Rifampicina ( Rifadin ) 600 mg/die.
Un intervento di riparazione e resezione della valvola mitralica è stato compiuto nel 15° giorno di ospedalizzazione.
La Vancomicina è stata interrotta al 36° giorno a causa della neutropenia indotta dall’antibiotico ( conta neutrofila assoluta al nadir: 162 cellule/microl ).
E’ stata iniziata la terapia endovenosa con Daptomicina 6 mg/kg ogni 24 ore e la neutropenia si è risolta.
Il paziente è stato dimesso dall’ospedale dopo 56 giorni.
L’interruzione della Vancomicina pone dei problemi perché le opzioni terapeutiche sono scarse. Esperienze cliniche documentate e studi clinici rilevanti sono limitati riguardo all’impiego di Quinupristin / Dalfopristin ( Synercid, Q/D ), Linezolid ( Zyvox, Zyvoxid ), Trimetoprim / Sulfametoxazolo ( Bactrim, TMP/SMX ) e Daptomicina per il trattamento dell’endocardite del lato destro causata da MRSA.
Nel caso in questione è stata scelta la Daptomicina per le sue proprietà antibatteriche anche se esisteva incertezza sulla sua efficacia.
Tuttavia Quinupristin / Dalfopristin, Linezolid e Trimetoprim / Sulfametoxazolo presentavano rischi maggiori di fallimento terapeutico. ( Xagena2007 )
Mergenhagen KA, Pasko MT, Ann Pharmacother 2007; 41: 1531-1535
Farma2007 Inf2007
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