Infarto miocardico acuto : l’angioplastica primaria da preferire alla trombolisi anche negli ospedali privi di cardiochirurgia
Gli interventi coronarici percutanei ( PCI ) sono un importante gruppo di tecniche nel trattamento dei pazienti con malattie cardiovascolari.
Inizialmente limitati all’angioplastica a palloncino , denominata PTCA ( percutaneous transluminal coronary angioplasty ) ora gli interventi coronarici percutanei comprendono altre tecniche in grado di revertire restringimenti a livello delle coronarie ( aterectomia rotazionale, aterectomia direzionale, aterectomia di estrazione , angioplastica laser , impianto di stent ).
Nel corso degli ultimi anni si è cercato di verificare l’impiego di queste tecniche nell’infarto miocardico acuto.
La sfida tra l’angioplastica e la trombolisi ha preso inizio nel 1993.
E’ oramai dimostrato che l’angioplastica primaria , eseguita in Centri altamente specializzati , è più efficace della trombolisi nei pazienti con infarto miocardico acuto.
Tuttavia non tutti gli ospedali hanno laboratori di cardiologia interventistica o non hanno sufficiente esperienza nell’applicazione delle tecniche coronariche percutanee.
Due recenti studi hanno affrontato in modo diverso il problema della fattibilità dell’angioplastica primaria.
Nello studio DANAMI-2 , compiuto in Danimarca , i pazienti con sopraslivellamento ST sono stati trasferiti nei Centri dotati di laboratori di cateterizzazione cardiaca.
Lo studio DANAMI-2 è stato interrotto prima del tempo per l’evidente superiorità dell’angioplastica primaria sulla trombolisi.
Un altro studio , c-PORT ( The Atlantic Cardiovascular Patient Outcomes Research Team ) , compiuto negli Usa , ha cercato invece di dimostrare la fattibilità dell’angioplastica primaria anche negli ospedali privi di cardiochirurgia.
Hanno preso parte allo studio , condotto tra il luglio del 1996 ed il dicembre 1999 , 11 ospedali nel Massachusetts e nel Maryland senza cardiochirurgia e 451 pazienti , eleggibili per il trattamento con i trombolitici . Questi pazienti presentavano un infart o miocardico acuto con insorgenza entro le 12 ore e sopraslivellamento ST all’ECG.
Il personale dei Centri privi di cardiochirurgia sono stati sottoposti a preliminare training per l’esecuzione di PCI primario.
I pazienti sono stati poi assegnati in modo random a ricevere PCI primario ( n=225) o tPA ( bolo di 15 mg ed infusione di 0,75 mg/kg per 30 minuti, seguiti da 0,5 mg/kg per 60 minuti; n = 226 ).
L’endpoint primario composito , rappresentato da: morte , re-infarto, ictus , è stato raggiunto a 6 settimane nel 17,7% dei pazienti trattati con trombolitici contro il 10,7% dei pazienti sottoposti a PCI primario , e a 6 mesi nel 12,4% versus il 19,9% , rispettivamente.
A 6 mesi l’incidenza dei singoli item è stata : a) morte : 6,2% vs 7,1% ( p = 0.72 ) ; b ) re-infarto : 5,3% vs 10,6% ( p = 0.04 ); c ) ictus: 2,2% vs 4% ( p= 0.28 ) per il PCI primario rispetto alla trombolisi.
La permanenza media in ospedale è risultata ridotta nel gruppo sottoposto a PCI primario ( 4,5 versus 6,0 giorni ; p = 0.02 ) ( Aversano T et al , JAMA 2002: 287 : 1943-1951 ).
Carlo Franzini
Xagena2002
Indietro
Altri articoli
Trombolisi ponte prima della terapia endovascolare nei pazienti con ictus con crescita del core più rapida
Non è ancora chiaro se il passaggio diretto alla trombectomia endovascolare ( EVT ) porti a esiti equivalenti alla trombolisi...
Trombectomia endovascolare rispetto a trombolisi ponte standard con trombectomia endovascolare entro 4.5 ore dall'esordio dell'ictus
Il beneficio del trattamento combinato con trombolisi endovenosa prima della trombectomia endovascolare nei pazienti con ictus ischemico acuto causato da...
Trombolisi diretta da catetere versus anticoagulazione nei pazienti con embolia polmonare acuta a rischio intermedio-alto: studio CANARY
Il trattamento ottimale dell'embolia polmonare ( PE ) a rischio intermedio-alto rimane sconosciuto. È stato valutato l'effetto della trombolisi convenzionale...
Microsanguinamenti cerebrali ed effetto del trattamento della trombolisi endovenosa nell'ictus acuto: studio WAKE-UP
I microsanguinamenti cerebrali ( CMB ) sono comuni nei pazienti con ictus ischemico acuto e sono associati a un aumentato...
Sicurezza ed esiti della trombectomia nell'ictus ischemico con versus senza trombolisi intravenosa
Per verificare l'ipotesi secondo cui il trattamento con trombolisi intravenosa ( IVT ) prima della trombectomia endovascolare ( EVT )...
Trombolisi endovenosa in pazienti con malattia renale cronica
È stata determinata l'associazione della malattia renale cronica ( CKD ) con la sicurezza e l'efficacia della trombolisi endovenosa tra...
Associazione tra uso di Metformina pre-ictus, gravità dell'ictus ed esito della trombolisi
Si è valutato se il pretrattamento con Metformina sia associato a una minore gravità dell'ictus e a un migliore esito...
Sicurezza ed efficacia della sonotrombolisi per l'ictus ischemico acuto
Gli ultrasuoni a onde pulsate aumentano l'esposizione di un trombo intracranico ad Alteplase [ Actilyse ] ( attivatore tissutale del...
Trombolisi guidata dall'imaging di perfusione fino a 9 ore dopo l'inizio dell’ictus
Il momento per iniziare la trombolisi endovenosa per ictus ischemico acuto è generalmente limitato a 4.5 ore dopo l'insorgenza dei...
Pretrattamento con doppia terapia antipiastrinica nella trombolisi endovenosa per ictus ischemico acuto
Sono state determinate la sicurezza e l'efficacia della trombolisi per via endovenosa ( IVT ) nei pazienti con ictus ischemico...