Studio INTERCEPT: il Diltiazem non riduce la mortalità cardiaca nei pazienti con infarto miocardico dopo trombolisi
Ottocentosettantaquattro pazienti sottoposti a trombolisi per infarto miocardico acuto senza insufficienza cardiaca congestizia, sono stati randomizzati a ricevere Diltiazem (300 mg/die), un calcio-antagonista che riduce la frequenza cardiaca, o placebo.
I pazienti sono stati sottoposti a trattamento con Diltiazem o placebo 36-96 ore dopo l’insorgenza di un infarto miocardico. La terapia è stata continuata per 6 mesi. L’end-point primario comprendeva: morte cardiaca, re-infarto non fatale, ischemia refrattaria. Mentre quello secondario includeva: re-infarto non fatale associato ad angina refrattaria, tutte le recidive ischemiche o la necessità di rivascolarizzazione miocardica.
Per quanto riguarda l’end-point primario si sono verificati 131 eventi nei 444 pazienti che assumevano placebo e 97 nei 430 pazienti trattati con Diltiazem (p=0,07).
Il trattamento con Diltiazem è stato associato ad una riduzione dell’end-point combinato, re-infarto non-fatale e di ischemia refrattaria. La necessità di rivascolarizzazione miocardica è stata ridotta del 42%.
(Boden WE et al, Lancet 2000; 335: 1751-1756)
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