Trattamento fibrinolitico della trombosi della valvola cardiaca protesica meccanica


Lo studio ha valutato il trattamento fibrinolitico nei pazienti con trombosi della valvola cardiaca protesica meccanica.

Il trattamento fibrinolitico nei pazienti con trombosi della valvola cardiaca protesica rappresenta un’alternativa all’intervento chirurgico, ma la sua applicazione è controversa a causa del rischio di embolia.

Un totale di 110 pazienti , consecutivi, con 127 casi di trombosi della valvola cardiaca protesica meccanica è stato trattato con terapia fibrinolitica tra il 1978 ed il 2001.

Il primo farmaco fibrinolitico impiegato è stata la Streptochinasi (49 casi), e successivamente Urochinasi (41 casi) e tPA (37 casi).

Nel 30% dei pazienti (n=38) è stato necessario somministrare il fibrinolitico per 2 volte; in 11 pazienti, 3 volte.

Una completa risoluzione delle anomalie emodinamiche è stata osservata nel 70,8 % (90/127) dei casi, mentre nel 17,3 % dei casi si è osservata una risoluzione parziale.

Quindici pazienti sono morti. Gravi complicanze emorragiche sono state osservate in 6 pazienti.
Nel corso della terapia fibrinolitica sono stati documentati 19 eventi embolici.

La trombosi della valvola cardiaca protesica si è ripresentata in 24 pazienti; 17 di questi sono stati ritrattati con farmaci litici.

I risultati dello studio indicano che la terapia fibrinolitica è efficace nella maggior parte dei casi di trombosi della valvola cardiaca protesica meccanica.
Tuttavia a causa dell’alta incidenza di complicanze ( embolia, emorragia ) e di mortalità il suo impiego è riservato a pazienti ad alto rischio. ( Xagena2003 )

Roudaut R et al, J Am Coll Cardiol 2003 ; 41 :653-658


Cardio2003


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