Trombosi dello stent con stent medicati e stent di metallo nudo


La sicurezza relativa di stent medicati e stent di metallo nudo, soprattutto per quanto riguarda la trombosi dello stent, continua ad essere oggetto di discussione.

Vista la bassa frequenza generale di trombosi dello stent, servono campioni molto numerosi per stimare accuratamente le differenze di trattamento tra gli stent.

Uno studio ha confrontato il rischio di trombosi tra stent di metallo nudo e stent a rilascio di farmaci.

Per questa meta-analisi, sono stati identificati gli studi randomizzati e controllati che hanno messo a confronto diversi stent medicati o stent medicati con stent di metallo nudo attualmente approvati negli Stati Uniti.

Sono stati identificati 49 studi per un totale di 50.844 pazienti assegnati in maniera casuale ai gruppi di trattamento.

La trombosi dello stent definita a 1 anno è risultata significativamente più bassa con stent Cobalto-Cromo medicati con Everolimus ( CoCr-EES ) che con stent di metallo nudo ( odds ratio [ OR ] 0.23 ).

La differenza significativa nella trombosi dello stent tra stent Cobalto-Cromo medicati con Everolimus e stent di metallo nudo è risultata evidente già a 30 giorni ( OR=0.21 ) ed è risultata significativa anche tra il giorno 31 e 1 anno ( OR=0.27 ).

Gli stent cobalto-cromo medicati con Everolimus sono inoltre risultati associati a tassi significativamente più bassi di trombosi dello stent definita a 1 anno rispetto agli stent medicati con Paclitaxel ( OR=0.28 ), agli stent a base polimerica permanente medicati con Sirolimus ( OR=0.41 ), agli stent medicati con Zotarolimus con polimero di Fosforilcolina ( OR=0.21 ) e agli stent Resolute a rilascio di Zotarolimus ( OR=0.14 ).

A 2 anni di follow-up, gli stent Cobalto-Cromo medicati con Everolimus sono risultati ancora associati a tassi significativamente più bassi di trombosi dello stent definita rispetto agli stent di metallo nudo ( OR=0.35 ) e a quelli medicati con Paclitaxel ( OR=0.34 ).

Nessun altro stent medicato ha mostrato tassi di trombosi definita inferiori a quelli raggiunti con stent di metallo nudo a 2 anni di follow-up.

In conclusione, negli studi randomizzati disponibili, gli stent Cobalto-Cromo medicati con Everolimus hanno presentato tassi di trombosi dello stent più bassi entro 2 anni dall’impianto.
L’osservazione che questi stent riducono anche la trombosi dello stent rispetto agli stent di metallo nudo, se confermata in futuri studi randomizzati, rappresenta uno spostamento di paradigma. ( Xagena2012 )

Palmerini T et al, Lancet 2012; 379: 1393-1402

Cardio2012



Indietro

Altri articoli

Il deficit di CD55 con iperattivazione del complemento, trombosi angiopatica ed enteropatia con perdita di proteine ​​( CHAPLE ) è...


La durata ottimale della terapia anticoagulante per la trombosi venosa profonda distale isolata nei pazienti affetti da tumore è clinicamente...


L'incidenza della trombosi venosa superficiale ( SVT ) delle gambe e il conseguente rischio di tromboembolia venosa durante la gravidanza...


I pazienti con tumore hanno un rischio maggiore di sviluppare tromboembolia venosa ( VTE ) e questa combinazione risulta in...


Mancano prove solide sulla gestione ottimale della trombosi venosa splancnica ( SVT ). È stata condotta una meta-analisi per valutare...


È stato quantificato il rischio comparativo di trombosi con sindrome trombocitopenica o eventi tromboembolici associati all'uso di vaccini COVID-19 a...


L'Agenzia europea per i medicinali ( EMA ) e l’Agenzia Italiana del Farmaco ( AIFA ), hanno informato gli operatori...


La sindrome da anticorpi antifosfolipidi trombotica ( TAPS ) è caratterizzata da trombosi venosa, arteriosa o microvascolare. I pazienti con...


Sono stati confrontati due diverse durate di trattamento con Rivaroxaban ( Xarelto ) nei pazienti con trombosi venosa profonda distale...


È stato quantificato il rischio di trombosi venosa profonda, embolia polmonare e sanguinamento dopo Covid-19 in una serie di casi...