Idarucizumab per la reversione degli effetti di Dabigatran nella gestione dei pazienti con emorragia gastrointestinale


Sebbene Dabigatran ( Pradaxa ) abbia un profilo rischio-beneficio favorevole rispetto alla terapia con antagonisti della vitamina K per tromboembolia venosa e fibrillazione atriale non-valvolare, possono verificarsi eventi emorragici maggiori, tra cui sanguinamento gastrointestinale.
Sono state studiate l’efficacia e la sicurezza di Idarucizumab ( Praxbind ) per la reversione urgente degli effetti di Dabigatran nei pazienti con sanguinamento gastrointestinale maggiore.

I pazienti con emorragia gastrointestinale incontrollabile che necessitavano di reversione sono stati arruolati dal 2014 al 2016 nello studio RE-VERSE AD ( Reversal of Dabigatran Anticoagulant Effect With Idarucizumab ), uno studio prospettico, multicentrico, in aperto, su Idarucizumab, e sono stati seguiti per 90 giorni per gli esiti primari e secondari.

I pazienti dovevano ricevere una dose di 5 g di Idarucizumab per via endovenosa, somministrata come 2 infusioni in bolo di 2.5 g a non più di 15 minuti l'una dall'altra.

L'endpoint primario era la reversione massima della terapia anticoagulante con Dabigatran entro 4 ore dalla somministrazione di Idarucizumab, misurata con i test Dabigatran-specifici di tempo di trombina diluito e il tempo di coagulazione con ecarina.
Ulteriori endpoint includevano la cessazione del sanguinamento entro le prime 24 ore e l'incidenza di sanguinamento ripetuto, eventi tromboembolici o mortalità.

Emorragie gastrointestinali si sono verificate in 137 pazienti arruolati in RE-VERSE AD, l'84% delle quali è stato giudicato grave o potenzialmente letale, 48 ( 35.0% ) avevano origine nel tratto gastrointestinale superiore, 43 ( 31.4% ) nel tratto gastrointestinale inferiore e 46 ( 33.6% ) erano in entrambi i tratti o di origine sconosciuta.

La reversione completa di Dabigatran è stata osservata in 118 pazienti su 121 ( 97.5% ) con un tempo di trombina diluito elevato alla presentazione e in 95 su 131 pazienti ( 72.5% ) con un elevato tempo di coagulazione con ecarina ed è stata simile per l’emorragia gastrointestinale del tratto superiore e inferiore.

La cessazione del sanguinamento entro 24 ore è stata riportata in 92 su 134 pazienti valutabili ( 68.7% ) dopo una durata mediana di 2.4 ore.

Durante il follow-up di 90 giorni, 6 pazienti ( 4.4% ) hanno avuto un evento tromboembolico post-reversione e 20 pazienti ( 14.6% ) sono deceduti.

Idarucizumab ha mostrato una reversione rapida e completa dell'attività di Dabigatran in quasi tutti i pazienti che presentavano sanguinamento gastrointestinale, facilitando la cura del paziente in emergenza senza la presenza aggiuntiva di anticoagulazione. ( Xagena2019 )

Van der Wall SJ et al, Circulation 2019; 139: 748-756

Cardio2019 Gastro2019 Emo2019 Farma2019


Indietro

Altri articoli

Nello studio DIVERSITY di fase 2b/3, il trattamento di 3 mesi con Dabigatran ( Pradaxa ) è risultato non-inferiore allo...


Islatravir è un inibitore nucleosidico della trascrittasi inversa in fase di sviluppo per il trattamento e la prevenzione dell'infezione da...


Dabigatran etexilato ( Pradaxa ) è un anticoagulante orale diretto in grado di superare i limiti dello standard di cura...


Satralizumab, un anticorpo monoclonale umanizzato che ha come bersaglio il recettore dell'interleuchina-6 ( IL-6 ), ha ridotto il rischio di...


CLEOPATRA è stato uno studio di fase 3 che ha confrontato l'efficacia e la sicurezza di Pertuzumab ( Perjeta ),...


Sono state valutate la frequenza e le tendenze di utilizzo dell'inversione di Dabigatran ( Pradaxa ) con Idarucizumab ( Praxbind...


Il disturbo dello spettro della neuromielite optica ( NMOSD ) è una malattia autoimmune del sistema nervoso centrale ed è...


I risultati finali dello studio di fase III SAkuraStar riguardante Satralizumab come monoterapia per il disturbo dello spettro della neuromielite...


Sono stati stimati i benefici e i danni assoluti derivanti dal trattamento con Dabigatran ( Pradaxa ) nei singoli pazienti...