Alisertib nel linfoma a cellule T periferiche recidivato e refrattario e micosi fungoide trasformata
L’aurora-A chinasi ( AAK ) è up-regolata nei linfomi altamente proliferativi, suggerendo un potenziale come bersaglio terapeutico.
Alisertib è un nuovo inibitore AAK orale senza segnali di sicurezza negativi in studi di fase precoce che hanno dimostrato attività preliminare nel linfoma a cellule T.
È stato condotto uno studio di fase II per indagare ulteriormente l'efficacia di Alisertib nel linfoma non-Hodgkin a cellule T periferiche ( PTCL ) recidivato o refrattario.
I pazienti eleggibili con linfoma non-Hodgkin a cellule T periferiche recidivato o refrattario istologicamente confermato recidivante / refrattario oppure micosi fungoide trasformata hanno ricevuto Alisertib 50 mg due volte al giorno per 7 giorni in cicli di 21 giorni.
Su 37 pazienti eleggibili, i sottotipi istologici arruolati hanno incluso linfoma non-Hodgkin a cellule T periferiche non altrimenti specificato ( n=13 ), linfoma a cellule T angioimmunoblastico ( n=9 ), micosi fungoide trasformata ( n=7 ), linfoma / leucemia a cellule T dell’adulto ( n=4 ), linfoma a grandi cellule anaplastico ( n=2 ), e linfoma extranodale a cellule T / NK [ natural killer ] ( n=2 ).
Gli eventi avversi di grado 3 e 4 nel 5% o più dei pazienti hanno incluso neutropenia ( 32% ), anemia ( 30% ), trombocitopenia ( 24% ), neutropenia febbrile ( 14% ), mucosite ( 11% ), e rash ( 5% ).
Il trattamento è stato interrotto più comunemente per la progressione della malattia.
Tra i sottotipi linfoma non-Hodgkin a cellule T periferiche, il tasso di risposta globale è stato del 30%, mentre non sono state osservate risposte nella micosi fungoide trasformata.
L’aurora-B chinasi ( ABK ) è risultata più comunemente sovraespressa rispetto all’aurora-A chinasi nei campioni tumorali.
L’analisi dell’espressione di AAK, ABK, MYC, BCL-2, isoforma gamma di fosfatidilinositolo-3-chinasi ( PI3K ), e Notch1 non ha rivelato alcuna associazione con la risposta.
In conclusione, Alisertib ha attività antitumorale nel linfoma non-Hodgkin a cellule T periferiche, compresi i pazienti pesantemente pretrattati. ( Xagena2015 )
Barr PM et al, J Clin Oncol 2015; 33: 2399-2404
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