Bivalirudina versus Eparina in monoterapia nell'infarto miocardico
L'efficacia comparata delle varie strategie anticoagulanti non è stata chiaramente stabilita in pazienti con infarto miocardico acuto che sono sottoposti a intervento coronarico percutaneo ( PCI ) secondo la prassi attuale, che comprende l'accesso dall’arteria radiale per PCI e la somministrazione di potenti inibitori P2Y12 senza l'uso previsto di inibitori della glicoproteina IIb/IIIa.
Uno studio clinico multicentrico, randomizzato, in aperto, ha arruolato pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento ST ( STEMI ) o non-STEMI ( NSTEMI ) che sono stati sottoposti a procedura PCI e stavano ricevendo un trattamento con un potente inibitore P2Y12 ( Ticagrelor [ Brilique ], Prasugrel [ Efient ] o Cangrelor [ Kengrexal ] ) senza l'uso previsto di inibitori della glicoproteina IIb/IIIa.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Bivalirudina o Eparina durante procedura PCI, eseguito prevalentemente con accesso dall'arteria radiale.
L'endpoint primario era un composito di morte per qualsiasi causa, infarto miocardico o sanguinamento maggiore durante 180 giorni di follow-up.
In totale 6.006 pazienti ( 3.005 con infarto STEMI e 3.001 con infarto NSTEMI ) sono stati arruolati nello studio.
A 180 giorni, si è verificato un evento di endpoint primario nel 12.3% dei pazienti ( 369 su 3.004 ) nel gruppo Bivalirudina e nel 12.8% ( 383 su 3.002 ) nel gruppo Eparina ( hazard ratio, HR=0.96, P=0.54 ).
I risultati sono rimasti costanti tra i pazienti con infarto STEMI e quelli con infarto NSTEMI e in altri sottogruppi importanti.
Infarto del miocardio si è verificato nel 2.0% dei pazienti nel gruppo Bivalirudina e nel 2.4% nel gruppo Eparina ( HR=0.84, P=0.33 ), sanguinamento maggiore nell'8.6% e 8.6%, rispettivamente, ( HR=1.00, P=0.98 ), trombosi dello stent definita nello 0.4% e 0.7%, rispettivamente ( HR=0.54, P=0.09 ), e mortalità nel 2.9% e 2.8%, rispettivamente, ( HR=1.05, P=0.76 ).
In conclusione, tra i pazienti sottoposti a procedura PCI per infarto del miocardio, il tasso composito di morte per qualsiasi causa, infarto miocardico o sanguinamento maggiore non è stato inferiore tra quelli che avevano ricevuto Bivalirudina rispetto a quelli che avevano ricevuto la monoterapia con Eparina. ( Xagena2017 )
Erlinge D et al, N Engl J Med 2017; 377: 1132-1142
Cardio2017 Farma2017
Indietro
Altri articoli
Tromboprofilassi perioperatoria con Tinzaparina, una Eparina a basso peso molecolare, sulla sopravvivenza libera da malattia dopo resezione chirurgica del carcinoma colorettale: studio PERIOP-01
Sono state determinate l'efficacia e la sicurezza della tromboprofilassi perioperatoria di lunga durata mediante Eparina a basso peso molecolare durante...
Anticoagulanti orali diretti versus Dalteparina per il trattamento della trombosi associata al tumore
L'obiettivo dello studio è stato quello di verificare i benefici e i danni delle diverse opzioni di trattamento negli adulti...
Profilassi della trombosi nei pazienti con tumore: vantaggi degli anticoagulanti orali diretti rispetto a Dalteparina, un'Eparina a basso peso molecolare
Da una nuova analisi è emerso che gli anticoagulanti orali diretti ( DOAC ), lo standard di cura per il...
Eparina a basso peso molecolare tromboprofilattica rispetto allo standard di cura nei pazienti ambulatoriali non-vaccinati a rischio con COVID-19: studio ETHIC
COVID-19 è associata all'infiammazione e a un aumentato rischio di complicanze tromboemboliche. Dosi profilattiche di Eparina a basso peso molecolare...
Bivalirudina più un'infusione ad alte dosi rispetto alla monoterapia con Eparina nei pazienti con infarto miocardico STEMI sottoposti a intervento coronarico percutaneo primario
Precedenti studi randomizzati di Bivalirudina ( Angiox ) versus Eparina nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST...
Eparina a basso peso molecolare a dose intermedia rispetto a dose bassa nelle donne in gravidanza e dopo il parto con una storia di tromboembolia venosa: studio Highlow
Il tromboembolismo venoso correlato alla gravidanza è una delle principali cause di morbilità e mortalità materna e la tromboprofilassi è...
L'Eparina a dose piena nei pazienti con COVID-19 potrebbe rappresentare un nuovo standard di cura
Secondo uno studio, la somministrazione precoce di Eparina a dose piena ha rallentato il processo trombo-infiammatorio e ridotto il rischio...
Efficacia e sicurezza dell'Eparina a dose terapeutica versus Eparina profilattica standard o a dose intermedia per la tromboprofilassi nei pazienti ospedalizzati ad alto rischio con COVID-19: studio HEP-COVID
I pazienti ricoverati con COVID-19 sono a rischio di tromboembolismo venoso e arterioso e morte. Non è noto il dosaggio...
Frequenza di trombocitopenia e anticorpi anti-PF4 / eparina nei pazienti con trombosi del seno venoso cerebrale prima della pandemia di COVID-19
Casi di trombosi del seno venoso cerebrale in combinazione con trombocitopenia sono stati segnalati di recente entro 4-28 giorni dalla...
Valutazione dell'Eparina profilattica nei pazienti ambulatoriali con tumori solidi
Le meta-analisi di studi forniscono prove ad alta certezza che l'Eparina possa ridurre il rischio di tromboembolia venosa sintomatica nei...