Sicurezza dei farmaci che stimolano la eritropoiesi nei pazienti anemici con neoplasia in trattamento chemioterapico e in quelli con insufficienza renale


In accordo con l’European Medicines Agency ( EMEA ), le aziende titolari degli farmaci che stimolano l’eritropoiesi ( ESA ), hanno informato i medici riguardo a nuove importanti informazioni di sicurezza che riguardano tali farmaci.

Negli ultimi anni, risultati derivanti da studi clinici controllati randomizzati, da meta-analisi e da una rivalutazione Cochrane hanno sollevato alcune perplessità riguardo a:

• riduzione del tempo di progressione tumorale, del tempo di sopravvivenza complessivo ed incremento del rischio di tromboembolismo venoso nei pazienti affetti da neoplasia in trattamento con ESA;

. • aumento del rischio di morte ed eventi gravi cardiovascolari nei pazienti anemici con insufficienza renale cronica in trattamento con ESA quando l’emoglobina supera la concentrazione di 12 g/dl.

A seguito della rivalutazione di tutti i dati disponibili, il Comitato dell’Emea per i Prodotti Medicinali per Uso Umano ( CHMP ) ed il Pharmacovigilance Working Party ( PhVWP ) hanno concluso che i benefici di questi prodotti continuano a superare i rischi nelle indicazioni approvate.

Il Comitato degli Esperti dell’EMEA ha raccomandato di modificare le informazioni riguardanti tutti i farmaci stimolanti l’eritropoiesi, e, nel febbraio 2008, la Commissione Europea ha deciso di modificare il riassunto delle caratteristiche del prodotto ( RCP ) di tutti gli ESA.
Le condizioni d’uso nel RCP per tutti gli ESA sono state modificate nel modo seguente:

• modifica dei criteri per la somministrazione degli ESA ai pazienti con anemia sintomatica associata ad insufficienza renale o neoplasie non mieloidi.;

• somministrazione del dosaggio minore possibile di ESA per mantenere la concentrazione di emoglobina entro il range di 10-12 g/dl;

• avviso ai prescrittoti che le trasfusioni di sangue in alcune specifiche condizioni terapeutiche nei pazienti affetti da neoplasia con anemia correlata a chemioterapia possono essere il trattamento di scelta. La decisione di somministrare gli ESA deve essere basata su una valutazione condivisa con il paziente dei rischi e benefici associati alla terapia su base individuale, tenendo in considerazione il tipo e lo stadio del tumore, il grado di anemia, la prognosi della neoplasia, l’ambiente nel quale è trattato il paziente e le preferenze del paziente stesso. I farmaci stimolanti l’eritropoiesi interessati al provvedimento sono i seguenti: Epoetina alfa ( Eprex, Erypo ), Darbepoetina alfa ( Aranesp, Nespo ), Epoetina beta ( Neorecormon ), Metossi polietilene glicol-epoetin beta ( Mircera ), Epoetina delta ( Dynepo ), e farmaci biosimili. ( Xagena2008 )

Fonte: AIFA, 2008


Onco2008 Farma2008 Nefro2008


Indietro

Altri articoli

Gli agenti stimolanti l'eritropoiesi ( ESA ) rappresentano il trattamento standard per l'anemia nella maggior parte dei pazienti con sindromi...


La maggior parte dei pazienti anemici con sindromi mielodisplastiche ( MDS ) senza delezione 5q a basso rischio è trattata...


Il mieloma multiplo infiltra il midollo osseo e provoca anemia interrompendo l’eritropoiesi, ma gli effetti della infiltrazione del midollo sull’anemia...


L’ampiezza della distribuzione delle cellule rosse, un parametro classico utilizzato nella diagnosi differenziale di anemia, è stato recentemente riconosciuto come...


Nuovi dati riguardanti la sopravvivenza globale e la sopravvivenza libera da progressione, associati alla somministrazione di farmaci stimolanti l'eritropoiesi (...


Uno studio ha esaminato la velocità e i tempi di declino della emoglobina da meno di 10 g/dL a meno...



I pazienti in emodialisi, ricoverati in ospedale, che ricevono dosi più elevate di farmaci stimolanti la eritropoiesi possono raggiungere livelli...


I farmaci stimolanti l'eritropoiesi ( ESA ), riducono l'anemia nei pazienti affetti da tumore e potrebbero migliorare la loro qualità...


Gli agenti stimolanti la eritropoiesi ( ESA ) rappresentano una pietra miliare nella terapia della anemia nei pazienti con malattia...