Everolimus in somministrazione giornaliera per os nel tumore neuroendocrino pancreatico metastatico dopo fallimento della chemioterapia citotossica
Non è ancora stato stabilito il trattamento ideale per la progressione dei tumori pancreatici neuroendocrini dopo fallimento della chemioterapia.
Everolimus ( RAD001; Afinitor ), un inibitore orale di mTOR ( mammalian target of rapamycin ), in combinazione con Octreotide ( Sandostatin ) ha mostrato un’attività antitumorale nei pazienti con questo tipo di tumore.
Uno studio di fase II, in aperto, ha valutato l’attività clinica di Everolimus nei pazienti con tumori neuroendocrini pancreatici metastatici in progressione nel corso del trattamento chemioterapiaco o dopo la chemioterapia.
I pazienti sono stati suddivisi in gruppi in base al precedente trattamento con Octreotide ( gruppo 1: Everolimus 10 mg/die, n=115; gruppo 2: Everolimus 10 mg/die più Octreotide a rilascio prolungato, n=45 ).
Ogni 3 mesi sono state effettuate le valutazioni del tumore utilizzando i criteri RECIST ( Response Evaluation Criteria in Solid Tumors ).
La cromogranina A ( CgA ) e l’enolasi neurone specifica ( NSE ) sono state valutate a cadenza mensile per evidenziare un aumento rispetto al basale; sono state anche valutate le concentrazioni di Everolimus e Octreotide.
In base a una revisione radiologica, nel gruppo 1 sono stati osservati 11 risposte parziali ( 9.6% ), 78 pazienti ( 67.8% ) con malattia stabile e 16 ( 13.9% ) con malattia in progressione; la sopravvivenza mediana libera da progressione è stata di 9.7 mesi.
Nel gruppo 2, sono state osservate 2 risposte parziali ( 4.4% ), 36 pazienti ( 80% ) con malattia stabile e nessun paziente con malattia in progressione; la sopravvivenza mediana libera da progressione è stata di 16.7 mesi.
I pazienti con una risposta precoce in termini di cromogranina A ed enolasi neurone specifica hanno mostrato una sopravvivenza libera da progressione maggiore rispetto a quelli senza una risposta precoce.
La somministrazione contemporanea di Octreotide a rilascio prolungato ed Everolimus non ha modificato l’esposizione ai due farmaci.
La maggior parte degli eventi avversi si sono rivelati lievi-moderati, e sono risultati in linea con quelli osservati in precedenza con Everolimus.
In conclusione, la somministrazione giornaliera di Everolimus, con o senza somministrazione concomitante di Octreotide a rilascio prolungato, ha mostrato attività anti-tumorale come dimostrano le risposte cliniche oggettive e la sopravvivenza libera da progressione; inoltre la terapia è stata ben tollerata nei pazienti con tumore neuroendocrino pancreatico metastatico dopo il falllimento di una precedente chemioterapa sistemica. ( Xagena2010 )
Yao JC et al, J Clin Oncol 2010; 28: 69-76
Onco2010 Farma2010 Endo2010 Gastro2010
Indietro
Altri articoli
Nivolumab nel carcinoma a cellule renali avanzato: studio di fase 3 randomizzato versus Everolimus CA209025
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg come agente singolo per il trattamento del carcinoma a...
Esiti a lungo termine con stent polimerici biodegradabili a eluizione di Sirolimus rispetto a stent polimerici durevoli a eluizione di Everolimus nell'infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST: follow-up a 5 anni dello studio BIOSTEMI
Gli stent polimerici biodegradabili a eluizione di Sirolimus migliorano gli esiti clinici precoci correlati allo stent rispetto agli stent polimerici...
Efficacia e sicurezza di Vorolanib più Everolimus nel carcinoma a cellule renali metastatico: studio CONCEPT
Vorolanib è un potente inibitore della tirosina chinasi ( TKI ) che agisce sul recettore del fattore di crescita dell'endotelio...
Everolimus adiuvante dopo intervento chirurgico per carcinoma a cellule renali: studio EVEREST
I pazienti sottoposti a resezione del carcinoma a cellule renali sono a rischio di recidiva della malattia. È stata valutata...
Esiti di qualità di vita relativa alla salute nei pazienti con carcinoma a cellule renali avanzato trattati con Lenvatinib più Pembrolizumab o Everolimus rispetto a Sunitinib: studio CLEAR
I risultati dello studio di fase 3 CLEAR hanno mostrato che Lenvatinib ( Lenvima ) più Pembrolizumab ( Keytruda )...
Stent a rilascio di Everolimus o chirurgia di bypass per la malattia coronarica multivasale: esiti di follow-up estesi dello studio BEST
Gli esiti comparativi a lungo termine dopo intervento coronarico percutaneo ( PCI ) con stent a rilascio di Everolimus e...
Everolimus aggiunto alla terapia endocrina adiuvante nei pazienti con tumore alla mammella primario ad alto rischio HR-positivo, HER2-negativo
Everolimus ( Afinitor ), un inibitore orale del target della rapamicina nei mammiferi ( mTOR ), migliora la sopravvivenza libera...
Follow-up a 10 anni dei pazienti con stent a eluizione di Everolimus rispetto a stent di metallo nudo dopo infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST
I dati sugli esiti per uno stent a eluizione di Everolimus ( EES ) con polimero durevole al follow-up a...
Lenvatinib più Pembrolizumab o Everolimus per il carcinoma a cellule renali avanzato
Lenvatinib ( Lenvima ) in combinazione con Pembrolizumab ( Keytruda ) o Everolimus ( Afinitor ) ha attività contro il...
Sicurezza ed efficacia a lungo termine degli stent con polimero durevole in Cobalto-Cromo a rilascio di Everolimus nei pazienti ad alto rischio di sanguinamento
Non sono chiari gli esiti a lungo termine nei pazienti ad alto rischio di sanguinamento sottoposti a intervento coronarico percutaneo...