G-CSF intermittente per la gestione della neutropenia in pazienti con mieloma multiplo recidivante o refrattario trattati con Lenalidomide più Desametasone


La neutropenia è una importante tossicità dose-limitante associata all'uso di Lenalidomide ( Revlimid ) per il mieloma multiplo (recidivato / refrattario.
L’efficacia e il dosaggio ottimale del fattore stimolante le colonie di granulociti ( G-CSF; Filgrastim [ Neupogen ] ) non sono ben definiti.

Al fine di economizzare l'uso di G-CSF, è stato sviluppato un programma con G-CSF intermittente ( 4-6 dosi nelle settimane 3-4 di ogni ciclo di 28 giorni ), avviato in seguito alla insorgenza di neutropenia di grado 3-4.

Tra i 216 pazienti con mieloma multiplo recidivato / refrattario trattati con Lenalidomide / Desametasone su un protocollo di accesso allargato al programma ( follow-up medio di 17 mesi ), c'è stata una elevata incidenza di neutropenia di grado 3-4 ( 61% ) e di infezioni di grado 3-4 ( 37% ).

Nonostante l’uso intermittente di G-CSF in 117 pazienti, la neutropenia ricorrente di grado 3-4 è risultata comune ( 59% ), e successive riduzioni della dose sono state richieste nel 40% dei destinatari di G-CSF, la maggior parte a causa di trombocitopenia o citopenie miste.

Coloro che sono stati tratatti con G-CSF hanno avuto una durata più lunga della terapia ( in media 10.4 vs 3.7 mesi; P=0.01 ) e hanno raggiunto un tasso e una intensità di risposta maggiori.

G-CSF intermittente può pertanto essere un approccio efficace per la conservazione della dose di Lenalidomide, portando a risultati migliori, anche se non può impedire le infezioni né le limitazioni del dosaggio a causa di trombocitopenia. ( Xagena2014 )

Sun HL et al, Leuk Lymphoma 2014 ; Epub ahead of print

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