Sopravvivenza globale dei pazienti con linfoma di Hodgkin classico che progrediscono dopo trapianto autologo di cellule staminali: risultati nell'era dei nuovi agenti


Nell’era pre-nuovi agenti, la sopravvivenza globale post-progressione ( PPS ) mediana dei pazienti con linfoma di Hodgkin classico ( cHL ) che progredivano dopo il trapianto autologo di cellule staminali ( ASCT ) era di 2-3 anni.

Recentemente, gli inibitori del checkpoint ( CPI ) e Brentuximab vedotin ( BV; Adcetris ) hanno migliorato la profondità e la durata della risposta in questa popolazione.

E' stata riportata la stima della sopravvivenza globale post-progressione nei pazienti con recidiva di linfoma di Hodgkin classico dopo trapianto autologo di cellule staminali nell'era degli inibitori del checkpoint e di Brentuximab vedotin.

In questo studio retrospettivo multicentrico su 15 istituti partecipanti, sono stati inclusi pazienti adulti con recidiva di linfoma di Hodgkin classico dopo trapianto autologo di cellule staminali.

L'obiettivo dello studio era la sopravvivenza globale post-progressione, definita come il tempo trascorso dalla progressione post-trapianto alla morte o all'ultimo follow-up.

Dei 1.158 pazienti sottoposti a trapianto autologo di cellule staminali, 367 avevano una malattia progressiva. L'età media era di 34 anni e 192 erano maschi.

La sopravvivenza globale post-progressione mediana è risultata pari a 114.57 mesi o 9.5 anni.

Nell'analisi multivariata, l'aumento dell'età, la progressione entro 6 mesi e la tomografia a emissione di positroni ( PET ) positiva pre-trapianto autologo di cellule staminali sono state associate a una sopravvivenza globale post-progressione inferiore.

Quando si è aggiustato per queste caratteristiche, i pazienti che hanno ricevuto inibitori del checkpoint, ma non Brentuximab vedotin, come primo trattamento per la progressione post-trapianto autologo di cellule staminali avevano un sopravvivenza globale postprogressione significativamente più alta rispetto al gruppo senza inibitori del checkpoint / senza Brentuximab vedotin ( hazard ratio, HR=3.5; P=0.001 ).
La ricezione di trapianto di cellule staminali allogenico ( allo-SCT ) non ha migliorato la sopravvivenza post-progressione.

Nell'era dei nuovi agenti, il linfoma di Hodgkin classico progressivo dopo trapianto autologo di cellule staminali ha avuto una lunga sopravvivenza che si confronta favorevolmente con i rapporti precedenti.
I pazienti che hanno ricevuto inibitori del checkpoint come primo trattamento per la progressione avevano un sopravvivenza globale post-progressione più elevata. La ricezione di trapianto di cellule staminali allogenico non è stata associata a sopravvivenza globale post-progressione in questa popolazione. ( Xagena2023 )

Desai SH et al, Blood Adv 2023; 7: 7295-7303

Emo2023 Onco2023 Farma2023



Indietro

Altri articoli


Più della metà dei pazienti trattati con immunoterapia con cellule T mirate al recettore chimerico dell'antigene ( CAR ) CD19...


Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...


Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...


Sono stati riportati i risultati dell'analisi primaria della coorte del linfoma mantellare ( MCL ) dello studio di fase I...


Durante la pandemia di COVID-19, Ibrutinib ( Imbruvica ) con o senza Rituximab è stato approvato in Inghilterra per il...


Gli inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ) hanno dimostrato tassi di risposta notevoli nel linfoma di Hodgkin ( HL...


Un ampio studio retrospettivo ha dimostrato che un comune farmaco chemioterapico utilizzato per trattare il linfoma di Hodgkin ( HL...


Gli esiti nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) recidivato sottoposti a trapianto autologo di...


La prognosi dei pazienti con linfoma di Hodgkin sfavorevole allo stadio iniziale rimane insoddisfacente. Sono state valutate l'efficacia e la...