AIFA: Quali esami strumentali e di laboratorio sono indicati per la diagnosi iniziale dei casi di trombosi dei seni venosi cerebrali e/o del distretto addominale con piastrinopenia ?


Nella valutazione di questi pazienti è importante eseguire subito: emocromo, PT, aPTT, fibinogeno, D-dimero, esami di funzionalità epatica ( transaminasi, bilirubina, fosfatasi alcalina, gamma-GT ) e creatininemia.

Nel sospetto di trombosi dei seni venosi cerebrali l’esame di prima scelta oggi è l’angio-TC cerebrale, indicando al medico neuroradiologo il sospetto clinico così da poter studiare correttamente con il mezzo di contrasto i distretti venosi.
Nel caso di dubbio o in alternativa, si può ricorrere all’angio-RMN.
Il D-dimero ha dimostrato una buona sensibilità se eseguito entro 14 giorni dall’insorgenza dei sintomi per decidere, se negativo, di non sottoporre i pazienti agli esami radiologici. La determinazione del D-dimero in pazienti recentemente sottoposti a vaccinazione, tuttavia, è raccomandabile solo all’interno di percorsi diagnostici specialistici.

Nel sospetto di trombosi venosa addominale, in prima battuta, è possibile eseguire un’eco-color doppler. Questo esame è semplice e veloce da eseguire e, se eseguito in modo accurato è utile per diagnosticare le trombosi venose portali, spleniche e anche sovra-epatiche, ma perde di sensibilità diagnostica nelle trombosi venose mesenteriche.
È consigliabile eseguire comunque un’angio-TC addominale sia per valutare l’estensione della trombosi sia in caso di riscontro ecografico sia in caso di negatività dell’esame ecografico stesso, soprattutto se il sospetto clinico è elevato ( es. addominalgie ai quadranti inferiori, sanguinamento intestinale ).
Non ci sono dati sull’utilità del D-dimero nell’approccio diagnostico alle trombosi venose addominali. ( Xagena2021 )

Fonte: AIFA - Gruppo di Lavoro Emostasi e Trombosi, 2021

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