Ruolo dei fattori emostatici sul rischio di trombosi venosa nelle persone con alterata funzione renale


Non sono stati identificati finora fattori che spieghino l'associazione tra funzione renale compromessa e trombosi venosa.
Uno studio ha cercato di determinare se l'associazione tra disfunzione renale e trombosi venosa possa essere spiegata con la presenza concomitante di fattori di rischio genetici o acquisiti per la trombosi venosa.

La velocità di filtrazione glomerulare è stata stimata ( eGFR ) in 2.473 pazienti con trombosi venosa e 2.936 controlli di uno studio caso-controllo basato sulla popolazione.
La funzione renale è stata suddivisa in 6 categorie in base ai percentili di eGFR nei controlli ( maggiore del 50° percentile, riferimento; tra 10° e 50°; tra 5° e 10°; tra 2.5° e 5°; tra 1° e 2.5°; minore del 1° ).

Diversi fattori emostatici hanno mostrato un cambiamento procoagulante al diminuire della funzionalità renale nei controlli, in particolare il fattore VIII e il fattore di von Willebrand.

Rispetto a eGFR maggiore del 50° percentile, i livelli del fattore VIII ( differenza media aggiustata, 60 UI/dl per categoria di eGFR minore del 1° percentile ) e i livelli del fattore di von Willebrand ( differenza media aggiustata, 60 UI/d per categoria di eGFR minore del 1° percentile ) sono aumentati con ogni categoria percentile.

Gli odds ratio ( OR ) per la trombosi venosa sono aumentati in modo simile in funzione delle categorie da 1.1 per il 10° fino al 50° percentile fino a 3.7 per la categoria minore del 1° percentile.

Un adeguamento per il fattore VIII o il fattore di von Willebrand ha attenuato questi odds ratio, indicando un effetto di eGFR sulla trombosi attraverso questi fattori.

Aggiustamenti per altri fattori di rischio per la trombosi venosa non hanno influenzato gli odds ratio.

In conclusione, la funzione renale compromessa influisce sul rischio di trombosi venosa attraverso livelli del fattore VIII e del fattore di von Willebrand contemporaneamente aumentati. ( Xagena2014 )

Ocak G et al, Circulation 2014; 129: 683-691

Emo2014 Nefro2014



Indietro

Altri articoli

La durata ottimale della terapia anticoagulante per la trombosi venosa profonda distale isolata nei pazienti affetti da tumore è clinicamente...


L'incidenza della trombosi venosa superficiale ( SVT ) delle gambe e il conseguente rischio di tromboembolia venosa durante la gravidanza...


I pazienti con tumore hanno un rischio maggiore di sviluppare tromboembolia venosa ( VTE ) e questa combinazione risulta in...


Mancano prove solide sulla gestione ottimale della trombosi venosa splancnica ( SVT ). È stata condotta una meta-analisi per valutare...


È stato quantificato il rischio comparativo di trombosi con sindrome trombocitopenica o eventi tromboembolici associati all'uso di vaccini COVID-19 a...


L'Agenzia europea per i medicinali ( EMA ) e l’Agenzia Italiana del Farmaco ( AIFA ), hanno informato gli operatori...


La sindrome da anticorpi antifosfolipidi trombotica ( TAPS ) è caratterizzata da trombosi venosa, arteriosa o microvascolare. I pazienti con...


Sono stati confrontati due diverse durate di trattamento con Rivaroxaban ( Xarelto ) nei pazienti con trombosi venosa profonda distale...


È stato quantificato il rischio di trombosi venosa profonda, embolia polmonare e sanguinamento dopo Covid-19 in una serie di casi...


Sono stati valutati i benefici e i danni di diversi tipi e dosi di farmaci anticoagulanti per la prevenzione del...