Cabergolina associata a valvulopatia cardiaca fibrotica nei pazienti con malattia di Parkinson
Sul The New England Journal of Medicine ( NEJM ) sono stati pubblicati due studi osservazionali sull’aumento del rischio di riflusso valvolare clinicamente importante nei pazienti in trattamento con Pergolide o Cabergolina, ma non nei pazienti in trattamento con dopamino agonisti non ergo-derivati.
Questi risultati hanno portato ad un aggiornamento del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto ( RPC ) di Cabergolina ( Cabaser ) nel trattamento della malattia di Parkinson, incluso:
• Restrizione delle indicazioni d’uso della Cabergolina nel trattamento dei segni e sintomi della malattia di Parkinson al trattamento di seconda scelta nei pazienti intolleranti ai farmaci non ergo-derivati o che non abbiano risposto a tale terapia, sia in monoterapia che in associazione alla Levodopa in combinazione con un inibitore periferico della dopa decarbossilasi.
• Controindicazione nei pazienti con storia di fibrosi polmonare, pericardica o retroperitoneale e/o evidenze anatomiche di valvulopatia cardiaca a qualunque livello valvolare.
• Avvertenza relativa alla valvulopatia fibrotica e cardiaca: prima di iniziare il trattamento effettuare una valutazione cardiovascolare, comprendente un ecocardiogramma, per stabilire la potenziale presenza di una patologia valvolare silente.
Un primo ecocardiogramma deve essere effettuato entro 3-6 mesi dall’inizio della terapia, dopodiché la frequenza del monitoraggio ecocardiografico deve essere determinata su base individuale, ma sempre con una frequenza minima di 6-12 mesi.
Modalità di dispensazione
La prescrizione delle specialità medicinali a base di Cabergolina, anche autorizzate con procedura di mutuo riconoscimento, con indicazione nella malattia di Parkinson deve essere effettuate su diagnosi e piano terapeutico dello specialista in: Neurologia, Neuropsichiatria, Geriatria e Psichiatria. Sulla base del predetto piano terapeutico con validità massima di 6 mesi, possono essere effettuate prescrizioni anche dal medico curante.
Alcuni paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto sono stati aggiornati di conseguenza.
Per quanto riguarda l’utilizzo della Cabergolina nell’iperprolattinemia e il possibile rischio di valvulopatia fibrotica e cardiaca la problematica è in fase di valutazione presso il Pharmacovigilance Working Party.
Informazioni su aspetti di sicurezza
Sul The New England Journal of Medicine sono stati pubblicati due studi osservazionali di Zanettini e Schade sulla correlazione tra i farmaci per la malattia di Parkinson ( dopamino agonisti ) e la valvulopatia.
Zanettini ha concluso che la frequenza dei casi di riflusso valvolare clinicamente importante era aumentato significativamente nei pazienti in trattamento con i dopamino-agonisti derivati dell’ergotamina, Pergolide o Cabergolina, ma non nei pazienti in trattamento con dopamino-agonisti non ergo-derivati, rispetto ai soggetti di controllo.
La frequenza dei casi di valvulopatia osservata da Zanettini, pari al 23,4% e 28,6% per la Pergolide e la Cabergolina rispettivamente, è risultata in linea con quella rilevata per la Pergolide in altri studi.
Schade ha concluso che l’impiego di Pergolide e Cabergolina è stato associato ad un aumento del rischio di nuovi casi di riflusso cardiaco-valvolare. L’eccesso del rischio di riflusso cardiaco-valvolare segnalato con l’uso attuale di Pergolide e Cabergolina è stato rispettivamente di 33 e 21 ulteriori casi-paziente su 10.000 persone esposte per anno. Shade ha evidenziato che la Cabergolina somministrata in dosi da 3 mg o meno o per periodi inferiori ai 6 mesi, indipendentemente dalla dose, non si è associata ad un aumento statisticamente significativo del rischio di valvulopatia.
Le pubblicazioni dei lavori clinici di Zanettini e Schade ed i dati relativi agli eventi avversi spontanei raccolti da Pfizer forniscono informazioni limitate sulla regressione della valvulopatia in seguito a sospensione del trattamento con Cabergolina.
A seguito della valutazione dei dati di sicurezza e delle pubblicazioni dei due lavori clinici, si è ritenuto che il rischio di valvulopatia e di reazioni avverse fibrotiche con Cabaser nel trattamento della malattia di Parkinson fosse simile a quello osservato con la Pergolide.
Il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di Cabaser è stato aggiornato in linea con quello della Pergolide nei seguenti paragrafi: limitazione delle indicazioni ( ovvero trattamento di seconda scelta ), aggiunta di controindicazioni, aggiunta di ulteriori dettagli sulle precauzioni d’uso e ulteriori requisiti per il monitoraggio dei pazienti. ( Xagena2007 )
Fonte: AIFA, 2007
Farma2007 Neuro2007 Cardio2007
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