Ipoglicemia grave e rischi di eventi vascolari e mortalità
L'ipoglicemia grave potrebbe aumentare il rischio di un esito non-favorevole nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 assegnati a intervento intensivo per la riduzione dei livelli di glucosio.
Sono stati analizzati i dati di un ampio studio sulla riduzione intensiva dei livelli di glicemia per valutare la relazione tra ipoglicemia grave ed esiti clinici avversi.
In particolare, sono state valutate le associazioni tra ipoglicemia grave e rischio di eventi macro- o microvascolari e mortalità tra 11.140 pazienti con diabete mellito di tipo 2, utilizzando modelli di rischio proporzionale di Cox con aggiustamento per covariate misurate al basale e dopo la randomizzazione.
Durante un periodo mediano di follow-up di 5 anni, 231 pazienti ( 2.1% ) sono andati incontro ad almeno 1 episodio di ipoglicemia grave; 150 sono stati assegnati a controllo intensivo del glucosio ( 2.7% dei 5.571 pazienti di quel gruppo ) e 81 sono stati assegnati a controllo standard del glucosio ( 1.5% dei 5.569 di quel gruppo ).
I tempi mediani dall'insorgenza dell'episodio di ipoglicemia grave al primo evento macrovascolare maggiore, al primo evento microvascolare maggiore e a mortalità sono stati pari a 1.56 anni, 0.99 anni e 1.05 anni, rispettivamente.
Nel corso del follow-up, l'ipoglicemia grave è risultata associata a un significativo aumento nei rischi aggiustati di eventi macrovascolari maggiori ( hazard ratio, HR=2.88 ), eventi microvascolari maggiori ( HR=1.81 ), morte per causa cardiovascolare ( HR=2.68 ) e morte per qualsiasi causa ( HR=2.69 ) ( P inferiore a 0.001 per tutti i confronti ).
Associazioni simili sono emerse per una serie di esiti non-vascolari, incluse condizioni respiratorie, digestive e dermatologiche ( P inferiore a 0.01 per tutti i confronti ), mentre non è stata osservata una relazione tra episodi ripetuti di ipoglicemia grave ed esiti vascolari o mortalità.
In conclusione, l'ipoglicemia grave è risultata fortemente associata all'aumento dei rischi di una serie di esiti clinici avversi ed è possibile che l'ipoglicemia grave contribuisca agli esiti avversi, anche se da queste analisi emerge che è più probabile che l'ipoglicemia grave sia un marcatore di vulnerabilità a tali eventi. ( Xagena2010 )
Zoungas S et al, N Engl J Med 2010; 363: 1410-1418
Endo2010 Cardio2010
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