Le componenti ipertensione e disglicemia della sindrome metabolica alla base dell’aumentato rischio di mortalità
La prevalenza della sindrome metabolica, secondo i criteri del National Cholesterol Education Program Adult Treatment Panel III e la sua relazione con la pressione sanguigna, con il danno cardiaco e la prognosi, è stata valutata in 2013 persone del Nord Italia, di età compresa tra 25 e 74 anni.
La mortalità cardiovascolare e non cardiovascolare è stata registrata per un periodo di 148 mesi.
La sindrome metabolica è stata riscontrata nel 16.2% del campione; il 95.4% presentava aumento pressorio, mentre anormalità glicemiche sono state riscontrate nel 31.5% dei soggetti.
Oltre all’aumento pressorio, è stato osservato un maggior indice di massa ventricolare sinistra, e prevalenza di ipertrofia ventricolare sinistra.
Il rischio aggiustato di mortalità per tutte le cause e di mortalità cardiovascolare è risultato maggiore nei soggetti con sindrome metabolica ( +71% e +37%; p < 0.03 ).
L’aumento del rischio di mortalità era correlato alle componenti ipertensione e disglicemia della sindrome metabolica. ( Xagena2007 )
Mancia G et al, Hypertension 2007; 49: 40-47
Cardio2007 Endo2007
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