L’ipertiroidismo


L’ipertiroidismo è causato da un eccesso di Tiroxina o di Triiodotironina, circolanti. La malattia ha una maggiore incidenza nelle donne ( 20 su 1000) rispetto agli uomini ( 2 su 1000).

La più comune forma di ipertiroidismo è la Malattia di Graves, detta anche Morbo di Basedow, che si presenta tra i 30 ed i 60 anni.

Il gozzo multinodale tossico si sviluppa invece in tarda età.

La malattia di Graves è caratterizzata dalla presenza di anticorpi IgG che si legano la recettore TSH ( thyroid-stimulating hormone), stimolando la tiroide.
La tiroide appare diffusamente ingrossata e vascolarizzata.
I sintomi oftalmologici comprendono: dolore, lacrimazione, fotofobia, visione oscurata e diplopia. Inoltre si osserva un processo autoimmune che coinvolge il tessuto dell’orbita oculare, che produce esoftalmo.

Le persone con malattia di Graves presentano anche irritabilità, ansia, labilità emotiva, insonnia, tremori, evacuazioni frequenti, sudorazione profusa, intolleranza al caldo.
Si ha calo ponderale, nonostante una normale o un’ aumentata alimentazione. Nelle donne si può anche avere oligomenorrea o amenorrea. Il mixedema localizzato , un raro segno, è generalmente osservato nella regione pre-tibiale ( mixedema pretibiale), ma può interessare anche altre parti del corpo.

Nelle persone anziane con tirotossicosi i segni oculari possono essere assenti. In questi soggetti invece sono comuni la fibrillazione atriale, l’insufficienza cardiaca e la perdita di peso.

La diagnosi è clinica con successiva conferma biochimica ( aumentati livelli di Tiroxina e di Triiodotironina, mentre non sono identificabili i livelli di TSH). Per l’individuazione di noduli occorre effettuare l’ultrasonografia.

Le opzioni terapeutiche dell’ipertiroidismo sono:

1) Farmaci antitiroidei
2) Tiroidectomia
3) Terapia con iodio radioattivo

I farmaci antitiroidei ( Carbimazolo, Metimazolo, o Propiluraci le) sono la terapia di prima linea per tutti i pazienti con tirotossicosi.

Come terapia aggiuntiva ai farmaci antitiroidei pssono essere impiegati i beta-bloccanti.
Questi farmaci agiscono sulla componente adrenergica , provocando riduzione della sudorazione, del tremore e della tachicardia, e riducono la conversione periferica del T4 a T3.

Le indicazioni la trattamento chirurgico includono: ricadute dopo terapia farmacologica, gozzo di grandi dimensioni, intolleranza ai farmaci.
Complicanze della tiroidectomia sono il danno del nervo laringeo sinistro e quello alle ghiandole paratiroidee.
Nei soggetti al di sotto dei 40 anni è preferibile evitare la tiroidectomia parziale e scegliere la terapia con iodio radioattivo.

La tiroidectomia e la radioterapia provocano spesso ipotiroidismo. ( Xagena2001 )


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