Disabilità neurologica e di sviluppo all’età di sei anni dopo nascita estremamente prematura


La nascita prima della 26^ settimana è associata ad un’elevata prevalenza di disabilità neurologica e di sviluppo nei bambini nei primi due anni di vita.

Un gruppo di Ricercatori si è occupato di valutare all’epoca della prima età scolare i bambini nati nel 1995 nel Regno Unito e nell’Irlanda in epoca gestazionale di 25 o meno settimane.

I bambini, già valutati a 30 mesi di vita, sono stati sottoposti all’età di sei anni ad una serie di test neurologici e cognitivi standardizzati.

La disabilità è stata classificata come severa ( necessità di cure personali ), moderata, o lieve, secondo criteri predeterminati.

Dei 308 bambini che sono sopravvissuti, 241 ( 78% ) sono stati sottoposti a valutazione ad un’età mediana di 6 anni e 4 mesi. Come gruppo di confronto sono sati utilizzati 160 compagni di classe nati a termine.

Sebbene l’utilizzo dei valori di riferimento del test ha mostrato che un handicap cognitivo ( definito come risultati di più di 2 deviazioni standard sotto la media ) era presente nel 21% nei bambini nati pretermine ( rispetto all’1% dei dati standardizzati ), questa percentuale è salita fino al 41% quando i risultati sono stati confrontati con quelli dei compagni di classe.

I tassi di disabilità severa, moderata e lieve sono stati 22%, 24% e 34% rispettivamente; una paresi cerebrale che comportava disabilità è risultata presente in 30 bambini ( 12% ).

Tra i bambini che presentavano disabilità severa all’età di 30 mesi, l’86% presentava ancora una disabilità severa o moderata a sei anni. Invece, le disabilità moderate o lievi rilevate a 30 mesi erano scarsamente predittive dello sviluppo a sei anni.

Gli Autori hanno concluso che l’handicap neurologico e cognitivo è molto comune in età scolare nei bambini nati estremamente pretermine. Il confronto con i loro compagni di classe ha indicato un livello di disabilità addirittura superiore a quanto rilevabile con i riferimenti standardizzati. ( Xagena2005 )

Marlow N et al, N Engl J Med 2005; 352: 9-19

Fiorenza Lagona , Specialista in Ginecologia, Milano


Gyne2005


Indietro

Altri articoli

Le Aziende che commercializzano medicinali a base di Valproato in accordo con l’Agenzia Europea dei Medicinali ( EMA ) e...


Gli attuali strumenti di decisione clinica per valutare il rischio di sanguinamento nei soggetti con fibrillazione atriale hanno prestazioni limitate...


La listeriosi materno-neonatale è un’infezione rara e grave. L’esito a lungo termine dei neonati sopravvissuti con listeriosi ad esordio precoce...


L’incidenza del diabete infantile è aumentata durante la pandemia di COVID-19. Chiarire se l’infezione da SARS-CoV-2 sia associata all’autoimmunità delle...


Lo sviluppo del cuore placentare e lo sviluppo del cuore embrionale avvengono in parallelo e questi organi sono stati proposti...


Il Comitato per la sicurezza dell'EMA ( PRAC; Pharmacovigilance Risk Assessment Committee ) ha raccomandato nuove misure per evitare l'esposizione...


Il Comitato per la Valutazione dei Rischi in Farmacovigilanza ( PRAC ) dell’Agenzia Europea dei Medicinali ( EMA ) sta...


L'artrite reumatoide è la malattia autoimmune più comune in tutto il mondo e richiede un trattamento a lungo termine per...


È stata annunciata l'interruzione del Programma di sviluppo clinico di Vupanorsen, una terapia antisenso sperimentale in fase di valutazione per...


Pochi studi hanno riportato le conseguenze a lungo termine della meningite batterica durante l'infanzia e gli studi che sono stati...