Fattori associati all’alimentazione materna e a pratiche di allattamento e svezzamento e sviluppo di ipersensibilità alimentare nel neonato
L’alimentazione materna, così come le pratiche di allattamento e svezzamento, potrebbero avere un ruolo nello sviluppo di sensibilizzazione e di ipersensibilità alimentare e richiedono ulteriori approfondimenti.
Ricercatori del St. Mary's Hospital, a Newport, Isle of Wight, in Gran Bretagna, ha coinvolto donne alla 12esima settimana di gravidanza in uno studio clinico che prevedeva la compilazione di un questionario di frequenza alimentare alla 36esima settimana di gestazione.
Nel corso del terzo anno di vita dei figli di queste donne, sono state raccolte informazioni relative alle pratiche di allattamento e gli eventuali sintomi di atopia.
I bambini sono stati anche sottoposti a 1, 2 e 3 anni, a test cutanei per verificare le allergie a predefiniti pannelli di allergeni alimentari. Dove possibile sono state compiute anche prove alimentari.
L’alimentazione materna durante la gravidanza e la durata dell’allattamento al seno non hanno influenzato lo sviluppo di sensibilizzazione agli allergeni del cibo, ma l’età allo svezzamento ( maggiore o uguale a 16 settimane ) ha favorito la sensibilizzazione a 1 anno, ( p=0.03 ), l’ipersensibilità alimentare entro 1 anno ( p=0.02 ), la sensibilizzazione a 3 anni ( p=0.01 ) e l’ipersensibilità alimentare entro 3 anni ( p=0.02 ).
In contrasto, i bambini non esposti a determinati allergeni alimentari prima dei 3-6 mesi avevano meno probabilità di sensibilizzarsi o di sviluppare ipersensibilità alimentare.
È risultato più probabile per le donne con una storia familiare di disturbi allergici allattare esclusivamente al seno a 3 mesi ( p=0.008 ) ed escludere le arachidi dalla dieta del bambino a 6 mesi ( p=0.03 ).
In conclusione, l’alimentazione della madre durante la gravidanza e la durata dell’allattamento al seno non sembrano influenzare la sensibilizzazione al cibo e lo sviluppo di ipersensibilità alimentare.
L’età allo svezzamento potrebbe influenzare la sensibilizzazione al cibo e lo sviluppo di ipersensibilità.
Una storia di disturbi allergici ha un impatto molto lieve sull’alimentazione materna e sulle pratiche di allattamento e svezzamento. ( Xagena2009 )
Venter C et al, Pediatr Allergy Immunol 2009; Epub ahead of print
Gyne20092009 Pedia2009
Indietro
Altri articoli
Nuove misure riguardanti il potenziale rischio di disturbi del neurosviluppo nei bambini nati da uomini che hanno assunto Valproato nei 3 mesi precedenti il concepimento
Le Aziende che commercializzano medicinali a base di Valproato in accordo con l’Agenzia Europea dei Medicinali ( EMA ) e...
Sviluppo e validazione del punteggio DOAC, un nuovo strumento di previsione del rischio di sanguinamento per i pazienti con fibrillazione atriale in trattamento con anticoagulanti orali ad azione diretta
Gli attuali strumenti di decisione clinica per valutare il rischio di sanguinamento nei soggetti con fibrillazione atriale hanno prestazioni limitate...
Esiti neurologici e di sviluppo neurologico a lungo termine della listeriosi neonatale
La listeriosi materno-neonatale è un’infezione rara e grave. L’esito a lungo termine dei neonati sopravvissuti con listeriosi ad esordio precoce...
Infezione da SARS-CoV-2 e sviluppo dell'autoimmunità delle isole pancreatiche nella prima infanzia
L’incidenza del diabete infantile è aumentata durante la pandemia di COVID-19. Chiarire se l’infezione da SARS-CoV-2 sia associata all’autoimmunità delle...
L'infiammazione della placenta porta allo sviluppo anormale del cuore embrionale
Lo sviluppo del cuore placentare e lo sviluppo del cuore embrionale avvengono in parallelo e questi organi sono stati proposti...
Nuove misure per evitare l'esposizione del Topiramato in gravidanza: rischio di disturbi dello sviluppo neurologico
Il Comitato per la sicurezza dell'EMA ( PRAC; Pharmacovigilance Risk Assessment Committee ) ha raccomandato nuove misure per evitare l'esposizione...
Revisione EMA dei dati sull'esposizione paterna al Valproato: rischio di disturbi dello sviluppo neurologico
Il Comitato per la Valutazione dei Rischi in Farmacovigilanza ( PRAC ) dell’Agenzia Europea dei Medicinali ( EMA ) sta...
Intervento con Metotrexato nei pazienti con artralgia a rischio di artrite reumatoide per ridurre lo sviluppo di artrite persistente e il suo carico di malattia: studio TREAT EARLIER
L'artrite reumatoide è la malattia autoimmune più comune in tutto il mondo e richiede un trattamento a lungo termine per...
Terapia antisenso per la riduzione del rischio cardiovascolare e grave ipertrigliceridemia: interruzione del Programma di sviluppo clinico di Vupanorsen
È stata annunciata l'interruzione del Programma di sviluppo clinico di Vupanorsen, una terapia antisenso sperimentale in fase di valutazione per...
Rischio di mortalità a breve e lungo termine e compromissione dello sviluppo neurologico dopo meningite batterica durante l'infanzia nei bambini
Pochi studi hanno riportato le conseguenze a lungo termine della meningite batterica durante l'infanzia e gli studi che sono stati...