Studio INTRO AMI : Eptifibatide e tPA a basso dosaggio nell’infarto miocardico acuto


Lo scopo dello studio è stato quello di valutare l’ipotesi che l’Eptifibatide, associata ad un riodtto dosaggio di tPA (tissue Plasminogen Activator), potesse migliorare la riperfusione miocardica nei pazienti con infarto miocardico acuto.
Ad una fase di dose-finding (fase A, n = 344 ) è seguita una fase di dose-confirmation (fase B, n= 305).
Tutti i pazienti hanno ricevuto Aspirina ed Eparina sono stati sottoposti ad angiografia a 60 e 90 minuti.
Nella fase A, l’Eptifibatide in bolo sia singolo che doppio da 180, 180/90 o 180/180 microg/kg (in 30 minuti ciascuno) seguito da un’infusione di 1,33 o 2.0 microg/kg per minuto è stata aggiunta a 25-50 mg di tPA.
Nella fase B, i pazienti sono stati randomizzati a:
1) Eptifibatide in doppio bolo da 180/90 microg/kg ed infusione di 1,33 microg/kg per minuto, associato a 50 mg tPA (gruppo I);
2) Eptifibatide in doppio bolo da 180/90 microg/kg ed infusione di 2.0 microg/kg per minuto , associato a 50 mg di tPA ( gruppo II);
3) Dosaggio pieno di tPA, aggiustato per il peso corporeo (gruppo III ).
Nella fase A, il flusso TIMI 3 è stato raggiunto impiegando 180/90/1,33 microg/kg per minuto di Eptifibatide , associato a 50 mg di tPA; 65% e 78% a 60 e 90 minuti, rispettivamente.
Nella fase B, l’incidenza di flusso TIMI 3 a 60 minuti è stato: 42%, 56%, e 40%, per i gruppi I , II, III, rispettivamente.
Grave sanguinamento secondo i criteri TIMI è stato riportato nell’8%, 11%, e 6%, rispettivamente; emorragia intracranica si è presentata nell’1%, 3% e 2% dei pazienti.
La percentuale di morte , reinfarto o rivascolarizzazione a 30 giorni sono risultate simili tra i 3 gruppi di trattamento.
Rispetto al trattamento standard con tPA, l’Eptibifatide in doppio bolo (in 10 minuti ciascuno), seguita da infusione per 48 ore di metà dose di tPA (gruppo II) è risultata associata ad una migliorata qualità e velocità di riperfusione, con un uguale profilo di sicurezza.

Brener SJ et al, J Am Coll Cardiol 2002; 39: 377-386

Xagena


Indietro

Altri articoli

Il regime ottimale antiaggregante nei pazienti elettivi sottoposti a complessi interventi coronarici percutanei ( PCI ) non è ben definito.Lo...


Nello studio EARLY ACS ( Early Glycoprotein IIb/IIIa Inhibition in Patients with Non-ST-Segment Elevation Acute Coronary Syndrome ), l’uso routinario...


Uno studio ha confrontato Eptifibatide ( Integrilin ) e Abciximab ( ReoPro ) in aggiunta all’intervento coronarico percutaneo ( PCI...


E’ stata valutata la non-inferiorità di Eptifibatide ( Integrilin ) rispetto ad Abciximab ( ReoPro ) in pazienti con infarto...


Gli inibitori della glicoproteina IIb/IIIa ( Gp IIb/IIIa ) sono indicati nei pazienti con sindromi coronariche acute che devono essere...


L’embolizzazione distale di materiale aterotrombotico durante intervento coronarico percutaneo ( PCI ) primario è associato ad alterata perfusione miocardica, abnorme...


Un sottostudio del trial INTEGRITI ( Integrilin and Tenecteplase in Acute Myocardial Infarction ) ha valutato l’effetto della terapia di...


Un sottostudio del trial INTEGRITI ( Integrilin and Tenecteplase in Acute Myocardial Infarction ) ha valutato l’effetto della terapia di...


Gli inibitori della glicoproteina ( GP ) IIb/IIIa rappresentano un’opzione terapeutica nei pazienti con sindromi coronariche acute. Recenti evidenze hanno...


Lo scopo dello studio è stato quello di valutare l’ipotesi che l’Eptifibatide, associata ad un riodtto dosaggio di tPA (tissue...