Cetuximab, Gemcitabina e Oxaliplatino nei pazienti con carcinoma del tratto biliare non-resecabile avanzato o metastatico


I pazienti con carcinoma del tratto biliare hanno una prognosi sfavorevole, e fino a poco tempo fa non era stata definita una chemioterapia palliativa standard.

Uno studio ha valutato l’efficacia e la sicurezza di Cetuximab ( Erbitux ) in combinazione con Gemcitabina ( Gemzar ) e Oxaliplatino ( Eloxatin ) ( GEMOX ) come prima linea di trattamento per il tumore del tratto biliare.

Nel periodo 2006-2008, i pazienti con carcinoma del tratto biliare non-resecabile localmente avanzato o metastatico sono stati arruolati e trattati in un Centro in Austria.

Tutti i pazienti hanno ricevuto infusione intravenosa di 500 mg/m2 di Cetuximab al giorno 1, 1000 mg/m2 di Gemcitabina al giorno 1 e 100 mg/m2 di Oxaliplatino al giorno 2, ogni 2 settimane per 12 cicli.

L’esito primario era il tasso di risposta generale.

Le analisi sono state condotte per intention-to-treat e le reazioni avverse sono state valutate in accordo con i criteri NCI-CTC ( National Cancer Institute Common Toxicity Criteria ).

Sono stati arruolati e inclusi nell’analisi 30 pazienti con età mediana di 68 anni ( intervallo interquartile 62-73 ).

Una risposta obiettiva è stata riscontrata in 19 pazienti ( 63% ); di questi, 3 ( 10% ) hanno raggiunto risposta completa e 16 ( 53% ) risposta parziale.

Nove pazienti sono stati sottoposti a resezione secondaria potenzialmente curativa dopo la risposta maggiore alla chemioterapia.

Eventi avversi di grado 3 sono stati registrati in 13 pazienti: rash cutaneo ( n=4 ), neuropatia periferica ( n=4 ), trombocitopenia ( n=3 ), nausea ( n=1 ), diarrea ( n=1 ) e neutropenia ( n=1 ), mentre non sono stati osservati eventi avversi di grado 4.

In conclusione, la terapia con Cetuximab più Gemcitabina e Oxaliplatino è risultata ben tollerata, e ha mostrato una promettente attività antitumorale, che ha portato a resezione secondaria in un terzo dei pazienti.
Queste osservazioni spingono verso ulteriori approfondimenti su Cetuximab più Gemcitabina e Oxaliplatino in un ampio studio randomizzato. ( Xagena2010 )

Gruenberger B et al, Lancet Oncol 2010; 11: 1142-1148



Onco2010 Gastro2010 Farma2010


Indietro

Altri articoli

La sovraespressione del recettore 2 del fattore di crescita epidermico umano ( HER2 ) è osservata nel 4%-16% dei tumori...


I pazienti con carcinoma nasofaringeo N2-3 hanno un alto rischio di insuccesso del trattamento nonostante l'attuale pratica di utilizzo di...


L’adenocarcinoma duttale pancreatico rimane una delle neoplasie più letali, con poche opzioni di trattamento. NAPOLI 3 ha confrontato l’efficacia e...


I tumori delle vie biliari, che derivano dai dotti biliari intraepatici o extraepatici e dalla cistifellea, hanno generalmente una prognosi...


La sovraespressione o l'amplificazione di HER2, che è presente nel 15% di tutti i casi di cancro del tratto biliare,...


In uno studio di fase IIb su Nimotuzumab più Gemcitabina, sono stati osservati benefici clinici sostanziali nei pazienti con tumore...


I dati sulla chemioterapia perioperatoria nell'adenocarcinoma duttale pancreatico resecabile ( rPDAC ) sono limitati. Lo studio NEONAX ha esaminato la...


Nessun nuovo agente ha migliorato la sopravvivenza globale nei pazienti con carcinoma uroteliale non-resecabile o metastatico quando è stato aggiunto...


Gemcitabina e Cisplatino neoadiuvanti ( GC ) seguiti da cistectomia radicale ( RC ) sono standard per i pazienti con...


La recidiva è comune dopo la chemioterapia neoadiuvante e il trattamento radicale per il tumore della vescica muscolo-invasivo. È stato...