MK-8776, inibitore della checkpoint chinasi 1, in monoterapia e in combinazione con Gemcitabina per tumori solidi avanzati


E’ stata determinata la sicurezza, la farmacocinetica, la farmacodinamica, e la dose raccomandata di fase II di MK-8776 ( SCH 900776 ), un potente inibitore selettivo della checkpoint chinasi 1 ( Chk1 ), in monoterapia e in combinazione con Gemcitabina ( Gemzar ) in una sperimentazione clinica di fase I per la prima volta in pazienti con tumori solidi avanzati.

43 pazienti sono stati trattati con infusione endovenosa con MK-8776 a 7 livelli di dose compresi tra 10 e 150 mg/m2 in monoterapia e poi in combinazione con Gemcitabina 800 mg/m2 ( parte A, n=26 ) o Gemcitabina 1.000 mg/m2 ( parte B, n=17 ).
Il 40% dei pazienti aveva avuto tre o più regimi di trattamento in precedenza, e un terzo dei pazienti aveva ricevuto Gemcitabina.

In monoterapia, MK-8776 è risultato ben tollerato, con effetti avversi più frequenti rappresentati da prolungamento dell'intervallo QTc ( 19% ), nausea ( 16% ), affaticamento ( 14% ) e costipazione ( 14% ).

La terapia di combinazione ha dimostrato una maggiore frequenza di effetti avversi, prevalentemente affaticamento ( 63% ), nausea ( 44% ), diminuzione dell'appetito ( 37% ), trombocitopenia ( 32% ) e neutropenia ( 24% ), così come prolungamento dell'intervallo QTc transitorio, dose-dipendente ( 17% ).

Il numero mediano di dosi di MK-8776 somministrate è stato di 5 dosi, con relativa dose-intensità di 0.96.
La bioattività è stata valutata mediante test gamma-H2AX ex vivo.

Dei 30 pazienti valutabili per la risposta, due hanno mostrato risposta parziale e 13 hanno dimostrato malattia stabile.

In conclusione, MK-8776 è risultato ben tollerato come monoterapia e in combinazione con Gemcitabina.
È stata osservata evidenza di efficacia clinica precoce.
La dose raccomandata di MK-8776 in fase II è 200 mg più Gemcitabina 1.000 mg/m2 nei giorni 1 e 8 di un ciclo di 21 giorni. ( Xagena2015 )

Daud AI et al, J Clin Oncol 2015;33:1060-1066

Onco2015 Farma2015


Indietro

Altri articoli

La sovraespressione del recettore 2 del fattore di crescita epidermico umano ( HER2 ) è osservata nel 4%-16% dei tumori...


I pazienti con carcinoma nasofaringeo N2-3 hanno un alto rischio di insuccesso del trattamento nonostante l'attuale pratica di utilizzo di...


L’adenocarcinoma duttale pancreatico rimane una delle neoplasie più letali, con poche opzioni di trattamento. NAPOLI 3 ha confrontato l’efficacia e...


I tumori delle vie biliari, che derivano dai dotti biliari intraepatici o extraepatici e dalla cistifellea, hanno generalmente una prognosi...


La sovraespressione o l'amplificazione di HER2, che è presente nel 15% di tutti i casi di cancro del tratto biliare,...


In uno studio di fase IIb su Nimotuzumab più Gemcitabina, sono stati osservati benefici clinici sostanziali nei pazienti con tumore...


I dati sulla chemioterapia perioperatoria nell'adenocarcinoma duttale pancreatico resecabile ( rPDAC ) sono limitati. Lo studio NEONAX ha esaminato la...


Nessun nuovo agente ha migliorato la sopravvivenza globale nei pazienti con carcinoma uroteliale non-resecabile o metastatico quando è stato aggiunto...


Gemcitabina e Cisplatino neoadiuvanti ( GC ) seguiti da cistectomia radicale ( RC ) sono standard per i pazienti con...


La recidiva è comune dopo la chemioterapia neoadiuvante e il trattamento radicale per il tumore della vescica muscolo-invasivo. È stato...