L'EMEA ha limitato le indicazioni dell'Infliximab nella malattia di Crohn a causa degli effetti indesiderati
Il Comitato Scientifico ( CPMP ) dell’EMEA ( Agenzia Europea per la Valutazione dei Medicinali ) nella riunione del 17 di gennaio 2002 ha confermato il giudizio complessivamente positivo sull’Infliximab ( Remicade ) nel trattamento della malattia di Crohn e dell’artrite reumatoide, ma ha modificato il “Riassunto delle caratteristiche di prodotto‿.
A causa degli effetti indesiderati emersi con l’impiego dell’Infliximab, le indicazioni per il trattamento della malattia di Crohn sono state limitate a:
1) il trattamento della malattia di Crohn di grado grave, in fase attiva, nei pazienti che non hanno risposto nonostante il ciclo di terapia completo ed adeguato con un corticosteroide ed un immunosoppressore, o nei pazienti che non tollerano o presentano controindicazioni a tale terapia;
2) trattamento della malattia di Crohn fistolizzante, nei pazienti che non hanno risposto nonostante un ciclo di terapia completo ed adeguato con trattamento convenzionale ( inclusi antibiotici, drenaggio e terapia immunosoppressiva).
Le indicazioni al trattamento dell’artrite reumatoide non sono state invece modificate.
Per garantire la sicurezza nell’impiego dell’Infliximab, questo farmaco deve essere somministrato solamente con la supervisione ed il monitoraggio da parte dei medici specialistici esperti nella diagnosi e nel trattamento dell’artrite reumatoide o delle malattie infiammatorie intestinali.
A) L’Infliximab è controindicato nei pazienti con tubercolosi od altre gravi infezioni, quali: sepsi, ascessi, ed infezioni opportunistiche. I pazienti devono essere strettamente monitorati per la possibile comparsa di infezioni, compresa la tubercolosi, prima , durante e dopo l’impiego dell’ Infliximab. Il trattamento con Infliximab deve essere interrotto nei pazienti che sviluppano infezioni gravi o sepsi.
Infatti dopo la commercializzazione del Remicade, le infezioni hanno rappresentato l’evento avverso di più comune riscontro. Alcuni casi hanno a vuto esito fatale. Fino a metà 2001 sono stati segnalati 202 decessi. Quasi il 50% di questi decessi è stato associato ad infezione.
Fino al 31 ottobre 2001, sono stati segnalati, nei pazienti trattati con Infliximab, circa 130 casi di tubercolosi attiva, inclusa tubercolosi miliare e tubercolosi con localizzazione extrapolmonare, con alcune morti.
Prima di iniziare il trattamento con Infliximab, tutti i pazienti devono essere esaminati per accertare la presenza di tubercolosi attiva o inattiva ( latente).
La valutazione deve comprendere l’anamnesi clinica ( storia di tubercolosi o contatti con soggetti affetti da tubercolosi, terapia immunosoppressiva pregressa o in atto) , e test specifici ( test della tubercolina, radiografia del torace ).
In alcuni casi, soprattutto nei pazienti gravemente ammalati o immunocompromessi, il test della tubercolina può risultare falsamente negativo. Nel caso in cui sia diagnosticata una tubercolosi attiva , il trattamento con Infliximab non deve essere iniziato. Qualora sia diagnosticata una tubercolosi inattiva ( latente ), prima di iniziare il trattamento con Infliximab deve essere instaurata la terapia antitubercolare di profilassi.
In tale situazione deve essere valutato il rapporto rischio / beneficio della terapia con Infliximab.
Durante o dopo il trattamento con Infliximab è importante che il paziente segnali segni e sintomi suggestivi di tubercolosi ( tosse persistente, deperimento / perdita di peso , febbricola ).
B) Infliximab è controindicato nei pazienti con insufficienza cardiaca da moderata grave ( classe NYHA III / IV ).
Cautela deve essere adottata nel caso di presenza di insufficienza cardiaca lieve ( classe NYHA I / II ).
In corso di terapia con Infliximab le condizioni di insufficienza cardiaca del paziente devono essere strettamente monitorate.
Il trattamento deve essere interrotto se il paziente manifesta sintomi di insufficienza cardiaca o presentare peggioramento della disfunzione ventricolare sinistra.
Xagena2002
Indietro
Altri articoli
Abatacept, Cenicriviroc o Infliximab per il trattamento degli adulti ricoverati in ospedale con polmonite da COVID-19
La disregolazione immunitaria contribuisce a esiti peggiori nella malattia da coronavirus COVID-19. Si è valutato se Abatacept ( Orencia ),...
Etrolizumab versus Infliximab per il trattamento della colite ulcerosa attiva da moderatamente a gravemente attiva: studio GARDENIA
Etrolizumab è un anticorpo monoclonale anti-integrina beta-7 mirato all'intestino. In un precedente studio di induzione di fase 2, Etrolizumab ha...
EMA: l'impiego dei vaccini vivi nei neonati esposti all'anticorpo monoclonale ad attività anti-infiammatoria Infliximab durante la gravidanza o l'allattamento al seno deve essere posticipato
L'EMA ( European Medicines Agency ) ha raccomandato agli operatori sanitari di posticipare l'impiego dei vaccini vivi nei neonati che...
Infliximab: uso di vaccini vivi in bambini esposti al medicinale in utero o durante l'allattamento
Infliximab ( Remicade, Flixabi, Inflectra, Remsima e Zessly ) è un anticorpo monoclonale umano-murino chimerico dell'immunoglobulina G1 ( IgG1 ) che...
Namilumab o Infliximab rispetto allo standard di cura nei pazienti ospedalizzati con COVID-19: studio CATALYST
L'infiammazione disregolata è associata a esiti sfavorevoli nel COVID-19. È stata valutata l'efficacia di Namilumab ( un inibitore del fattore...
Infliximab rispetto alla seconda infusione di immunoglobuline per via endovenosa per il trattamento della malattia di Kawasaki resistente: studio KIDCARE
Sebbene l'immunoglobulina per via endovenosa ( IVIG ) sia una terapia efficace per la malattia di Kawasaki, il 10-20% dei...
Resezione ileocecale laparoscopica versus Infliximab per ileite terminale nella malattia di Crohn: follow-up dello studio LIR!C
Lo studio LIR!C ha dimostrato che la resezione ileocecale laparoscopica è un trattamento economico che porta a esiti di qualità...
Relazione tra concentrazioni sieriche di Infliximab e rischio di infezioni nei pazienti con spondiloartrite
Gli inibitori del fattore di necrosi tumorale ( TNF ) sono efficaci nella riduzione dell'infiammazione nelle malattie reumatiche, ma aumentano...
Precedente risposta a Infliximab e concentrazioni sieriche precoci del farmaco prevedono gli effetti di Adalimumab nella colite ulcerosa
I dati su Adalimumab ( Humira ) nella colite ulcerosa dopo un precedente uso di Infliximab ( Remicade ) sono...
Malattia infiammatoria intestinale: i pazienti con anticorpi anti-Infliximab a maggior rischio di reazioni infusionali
Una meta-analisi ha mostrato che gli anticorpi anti-Infliximab sono responsabili di un rischio molto più elevato di reazioni infusionali acute...