Farmaci antidiabetici: maggiore sicurezza cardiaca per Gliclazide, Repaglinide e Metformina


La Metformina non solo aiuta a stabilizzare i livelli di glicemia, ma può anche offrire protezione nei confronti della malattia cardiaca.

Uno studio, che ha interessato più di 100.000 pazienti danesi, ha mostrato che la Metformina ( MetBay ) e altri farmaci antidiabetici orali chiamati secretagoghi, Gliclazide ( Diamicron ) e Repaglinide ( Novonorm ), presentano un più basso rischio di malattie cardiovascolari e di mortalità.

In una precedente ricerca, la Metformina aveva dimostrato di ridurre il rischio di eventi cardiaci avversi maggiori e di mortalità di circa il 40%, rispetto al placebo.

Per verificare l’impatto dei farmaci antidiabetici orali sulla salute del cuore, sono stati esaminati i dati di 107.806 persone di età superiore ai 20 anni che vivevano in Danimarca. Tutti stavano assumendo un farmaco orale per il diabete, come la Metformina, Glimepiride, Gliclazide, Glibenclamide ( noto come Gliburide negli Stati Uniti e Canada ), Glipizide, Tolbutamide e Repaglinide.
Di questo gruppo, 9.607 persone avevano manifestato, in precedenza, un evento cardiovascolare, come un infarto miocardico o un ictus.

Rispetto alla Metformina, quattro farmaci hanno presentato una maggiore probabilità di essere associati ad un aumentato rischio di mortalità per qualsiasi causa nei pazienti che non avevano avuto un precedente evento cardiovascolare.
Il rischio di mortalità generale è risultato aumentato del 32% con Glimepiride ( Amaryl ) e del 19% per Glibenclamide ( Euglucon ). Per Glipizide ( Glucotrol ) il rischio era più alto del 27%; il rischio di mortalità era del 28% maggiore per le persone che assumevano Tolbutamide ( Orinase ), rispetto a Metformina.
I rischi erano ancora più elevati per i soggetti che assumevano questi farmaci e che avevano sofferto in precedenza di un evento cardiovascolare.

E’ stato anche scoperto che il rischio di infarto miocardico, ictus e mortalità cardiovascolare era più elevato nelle persone che assumono Glimepiride, Glibenclamide, Glipizide e Tolbutamide.

I farmaci secretagoghi, Gliclazide e Repaglinide, hanno presentato profili di rischio simili a quelli della Metformina, e non sembrano essere associati ad un aumentato rischio di mortalità, infarto del miocardio o ictus.

In conclusione, per tutti gli outcome, la Glimepiride, la Glibenclamide, la Glipizide e la Tolbutamide presentano un aumento del rischio rispetto alla Metformina, mentre non è stata riscontrata alcuna differenza statisticamente significativa nel rischio tra Gliclazide, Repaglinide e Metformina. ( Xagena2011 )

Fonte: European Heart Journal, 2011


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