Cladribina versus Fingolimod, Natalizumab e Interferone beta per la sclerosi multipla
Una analisi abbinata per punteggio di propensione da MSBase ha confrontato l'efficacia della Cladribina ( Mavenclad ) con Interferone beta ( Avonex, Rebif ), Fingolimod ( Gilenya ) o Natalizumab ( Tysabri ).
Sono stati identificati tutti i pazienti con sclerosi multipla a esordio recidivante, esposizione alle terapie di studio e follow-up di 1 anno o più durante il trattamento da MSBase.
Tre analisi abbinate per punteggio di propensione hanno confrontato i risultati del trattamento a 1 anno.
Gli esiti erano rischio di prima recidiva, accumulo di disabilità ed eventi di miglioramento della disabilità.
Le coorti consistevano di 37 pazienti ( Cladribina ), 1.940 ( Interferone ), 1.892 ( Fingolimod ) e 1.410 ( Natalizumab ).
La probabilità di avere una recidiva con Cladribina era inferiore a quella con Interferone ( P=0.05 ), simile a quella con Fingolimod ( P=0.31 ) e superiore a quella con Natalizumab ( P=0.042 ).
La probabilità di accumulo di invalidità con Cladribina è stata simile a quella con Interferone ( P=0.37 ) e Fingolimod ( P=0.089 ) ma superiore a quella con Natalizumab ( P=0.021 ).
La probabilità di miglioramento della disabilità è stata maggiore con Cladribina rispetto a Interferone ( P=0.00017 ), Fingolimod ( P=0.0025 ) o Natalizumab ( P=0.00099 ).
Le analisi di sensibilità hanno ampiamente confermato i risultati sopra riportati.
In conclusione, Cladribina è una terapia efficace per la sclerosi multipla da recidiva. Il suo effetto sulle recidive è paragonabile a quello di Fingolimod e il suo effetto sull'aumento della disabilità è paragonabile all'Interferone beta e a Fingolimod.
La Cladribina può potenzialmente essere associata a un recupero superiore dalla disabilità rispetto a Interferone, Fingolimod e Natalizumab. ( Xagena2018 )
Kalincik T et al, Multiple Sclerosis Journal 2018; 24: 1617-1626
Neuro2018 Farma2018
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