L’aggiunta di Omega-3 alla Sertralina non produce benefici nel trattamento della depressione nei pazienti affetti da coronaropatia
Studi su pazienti psichiatrici depressi hanno mostrato che l’efficacia antidepressiva può essere incrementata mediante somministrazione degli acidi grassi Omega-3.
I Ricercatori della Washington University School of Medicine di St Louis, negli Stati Uniti, hanno condotto uno studio randomizzato e controllato su 122 persone affette da depressione maggiore e coronaropatia per determinare se gli Omega-3 fossero in grado di migliorare la risposta alla Sertralina ( Zoloft ) nei pazienti con queste patologie.
Ai partecipanti allo studio sono stati somministrati 2 g/die di etil-esteri degli acidi Omega-3 ( 930 mg di Acido Eicosapentaenoico [ EPA ] e 750 mg di Acido Docosaesaenoico [ DHA ] ) ( n=62 ), oppure capsule di placebo ( olio vegetale ) ( n=60 ), per 10 settimane.
Le principali misure di esito erano i punteggi alle scale di depressione BDI-II ( Beck Depression Inventory ) e HAM-D ( Hamilton Rating ).
L’aderenza al regime terapeutico è stata uguale o superiore al 97% in entrambi i gruppi per entrambi i trattamenti.
Non sono state osservate differenze nei punteggi settimanali alla scala Beck Depression Inventory ( trattamento per tempo di interazione = 0.02; P = 0.91 ), nei punteggi pre-post Beck Depression Inventory ( placebo: 14.8 vs Omega-3: 16.1; P = 0.44 ) o nei punteggi Hamilton Rating ( placebo: 9.4 vs Omega-3: 9.3; P=0.90 ).
I gruppi non hanno mostrato differenze negli indicatori predefiniti di remissione della depressione ( BDI-II minore o uguale a 8: placebo 27.4% vs Omega-3 28.3%; odds ratio [ OR ] 0.96; P=0.91 ) o risposta ( riduzione maggiore del 50% nel punteggio BDI-II dal basale: placebo 49.0% vs Omega-3 47.7%; OR=1.06; P=0.88 ).
In conclusione, il trattamento dei pazienti con malattia coronarica e depressione maggiore con Sertralina e con acidi grassi Omega-3 non porta ad una migliore risposta antidepressiva a 10 settimane rispetto alla combinazione Sertralina e placebo.
Resta da determinare se dosi più elevate di Sertralina o Omega-3, un diverso rapporto EPA-DHA, una maggiore durata del trattamento o la monoterapia con Omega-3 possano migliorare la depressione nei pazienti affetti da coronaropatia. ( Xagena2009 )
Carney RM et al, JAMA 2009; 302: 1651-1657
Psyche2009 Farma2009 Cardio2009
Indietro
Altri articoli
Esiti a lungo termine dell'aggiunta di Luteina / Zeaxantina e Acidi grassi Omega-3 agli integratori AREDS sulla progressione della degenerazione maculare legata all'età: AREDS2 Report 28
Dopo lo studio Age-Related Eye Disease Study 2 ( AREDS2 ), il componente Beta-Carotene è stato sostituito da Luteina /...
Integrazione di Vitamina-D e Acidi grassi Omega-3 di origine marina e malattia autoimmune incidente: studio VITAL
Si è determinato se la Vitamina-D e gli Acidi grassi Omega-3 a catena lunga di origine marina riducano il rischio...
La Vitamina-D e gli Acidi grassi Omega-3 possono ridurre il rischio di malattie autoimmuni
Secondo i risultati di uno studio, gli anziani che hanno assunto Vitamina-D con o senza supplementazione di Acidi grassi Omega-3...
Effetto dell’integrazione di Acidi grassi Omega-3 di origine marina e Vitamina-D nella fibrillazione atriale incidente
La fibrillazione atriale è il disturbo del ritmo cardiaco più comune, continua ad aumentare di incidenza e provoca morbilità e...
Effetto dell’integrazione a lungo termine con Acidi grassi Omega-3 di origine marina rispetto al placebo sul rischio di depressione o sintomi depressivi clinicamente rilevanti
Gli integratori di Acidi grassi Omega-3 di origine marina ( Omega-3 ) sono stati usati per trattare la depressione, ma...
Effetto dell’integrazione di Acidi grassi Omega-3 marini a lungo termine sul rischio di fibrillazione atriale in studi di esiti cardiovascolari
Alcuni, ma non tutti, gli studi randomizzati controllati su larga scala che studiano gli effetti dell'integrazione di Acidi grassi Omega-3...
Studio OMEMI: gli Acidi grassi Omega-3 non riducono gli eventi cardiovascolari e la mortalità negli anziani sopravvissuti a infarto miocardico
Gli Acidi grassi Omega-3 non hanno prodotto nei pazienti più anziani con precedente infarto miocardico riduzioni negli eventi cardiovascolari successivi...
Effetto dell’integrazione con Acidi grassi Omega-3 di origine marina sul rischio di adenomi colorettali e polipi seghettati nella popolazione generale degli Stati Uniti
E' stato ipotizzato che gli Acidi grassi Omega-3 di origine marina siano in grado di proteggere dal tumore del colon-retto. È...
Effetto dell’integrazione di Vitamina-D e Acidi grassi Omega-3 sul rischio di degenerazione maculare legata all'età: studio ausiliario dello studio VITAL
Studi osservazionali hanno inidcato che una maggiore assunzione o livelli ematici più elevati di Vitamina-D e Acidi grassi di origine...
Pazienti anziani con infarto miocardico: gli Acidi grassi Omega-3 non migliorano gli esiti
L'aggiunta di Acidi grassi Omega-3 alle terapie standard per la prevenzione secondaria non migliora gli esiti nei pazienti anziani che...