Depressione: Paroxetina


La Paroxetina ( Eutimil, Seroxat, Sereupin ) è un inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina ( SSRI ) che trova indicazione nel trattamento della depressione, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbo da panico, fobia sociale, stress post-traumatico, disturbo d’ansia generalizzato.

La Paroxetina e gli SSRI in generale, dovrebbero essere impiegati con cautela in condizioni di stato epilettico, anamnesi positiva per mania, disturbi cardiaci, diabete mellito, glaucoma ad angolo chiuso, storia di disturbi emorragici ( particolarmente sanguinamenti gastrointestinali ), insufficienza epatica e renale.

La Paroxetina, come tutti gli SSRI, è controindicata nella guida dei veicoli.

In uno studio epidemiologico è emerso un aumento del rischio di malformazioni congenite dopo impiego della Paroxetina nel primo trimestre di gravidanza.

Negli stati depressivi, nello stress post-traumatico, disturbo ossessivo-compulsivo, fobia sociale, disturbo d’ansia generalizzato è consigliato iniziare con un dosaggio di Paroxetina di 20mg alla mattina, con possibilità di successivi aumenti di 10mg fino ad un massimo di 50mg/die ( 40mg/die per gli anziani ).
Nel disturbo di panico il dosaggio iniziale consigliato di Paroxetina è di 10mg/die alla mattina, con successivi aumenti di 10mg.

I più comuni effetti indesiderati della Paroxetina sono: nausea, sonnolenza, sudorazione, tremore, astenia, secchezza delle fauci, insonnia, disfunzione sessuale, capogiri, costipazione, diarrea, diminuzione dell’appetito.

Un aumento degli enzimi epatici è stato riscontrato tra i pazienti che assumono Paroxetina, ma raramente sono emerse gravi anomalie epatiche.
Sono state rilevate alterazioni dell’omeostasi ( per lo più ecchimosi o porpora ).
Occasionalmente sono stati riportati disturbi extra-piramidali.

Studi clinici hanno dimostrato che i bambini e gli adolescenti che assumono farmaci SSRI o SNRI ( inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina ) presentano una maggiore propensione al comportamento e all’ideazione suicidaria ( come tentativi di suicidio e ideazioni suicidarie ).

Il trattamento con Paroxetina e gli altri SSRI non deve essere interrotto bruscamente perché possono manifestarsi sintomi da sospensione, talora gravi, tra i quali capogiri, disturbi del sonno, ansia.
L’interruzione del trattamento deve avvenire mediante graduale riduzione del dosaggio nell’arco di varie settimane o mesi.


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