Valutazione del danno microvascolare nei pazienti rivascolarizzati con infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST trattato con Ticagrelor e Prasugrel: studio REDUCE-MVI


Nonostante il successo del ripristino della pervietà dei vasi epicardici con intervento coronarico percutaneo ( PCI ) primario, la lesione microvascolare coronarica si verifica in una grande percentuale di pazienti con infarto del miocardio con sopraslivellamento del tratto ST, con effetti avversi sull’esito clinico e funzionale.

È stato riportato che il Ticagrelor ( Brilique ) aumenta i livelli plasmatici di adenosina, che potrebbero avere un effetto protettivo sulla microcircolazione.

E' stato verificato se la terapia di mantenimento con Ticagrelor dopo infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST rivascolarizzato sia associata a un minore danno microvascolare coronarico rispetto alla terapia di mantenimento con Prasugrel ( Efient ).

In totale 110 pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST hanno ricevuto una dose di carico di Ticagrelor e sono stati randomizzati alla terapia di mantenimento con Ticagrelor ( n=56 ) o Prasugrel ( n=54 ) dopo intervento coronarico percutaneo primario.

L'esito primario era il danno microvascolare coronarico a 1 mese, come determinato con l'indice di resistenza microcircolatoria nell'arteria correlata all'infarto.

La risonanza magnetica cardiovascolare è stata eseguita durante la fase acuta e a 1 mese.

L'esito primario dell'indice di resistenza microcircolatoria è risultato non-superiore nei pazienti trattati con Ticagrelor o Prasugrel ( Ticagrelor, 21 U, Prasugrel, 18 U; P=0.08 ).

Il recupero della resistenza microcircolatoria nel tempo non è stato migliore nei pazienti trattati con Ticagrelor rispetto a Prasugrel ( Ticagrelor, -13.9 U, Prasugrel, -13.5 U, P=0.96 ).

L'emorragia intramiocardica è stata osservata meno frequentemente nei pazienti trattati con Ticagrelor ( 23% vs 43%, P=0.04 ).

A 1 mese, non è stata osservata alcuna differenza nella dimensione dell'infarto ( Ticagrelor, 7.6 g, Prasugrel 9.9 g; P=0.17 ).

Il presentarsi di una ostruzione microvascolare non è stata diversa nei pazienti trattati con Ticagrelor ( 28% ) o Prasugrel ( 41%; P=0.35 ).

Le concentrazioni plasmatiche di adenosina non sono state differenti durante la procedura indice e durante la terapia di mantenimento con Ticagrelor o Prasugrel.

Nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST, la terapia di mantenimento con Ticagrelor non è risultata superiore a quella con Prasugrel nella prevenzione delle lesioni microvascolari coronariche nel territorio infartuato come valutato dall'indice di resistenza microcircolatoria, e questo ha determinato una dimensione dell’infarto comparabile a 1 mese. ( Xagena2019 )

van Leeuwen MAH et al, Circulation 2019; 139: 636-646

Cardio2019 Farma2019


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