Associazione tra cessazione del fumo e conseguente rischio di malattia cardiovascolare
Il rischio di malattia cardiovascolare ( CVD ) dopo l'interruzione del fumo non è ben definito.
I calcolatori del rischio considerano gli ex-fumatori a rischio per soli 5 anni.
È stata valutata l'associazione tra anni dall'abbandono del fumo e le malattie cardiovascolari incidenti.
È stata condotta una analisi retrospettiva di dati raccolti in modo prospettico dai partecipanti al Framingham Heart Study senza malattia cardiovascolare di base ( coorte originale: quarto esame nel 1954-1958; coorte dei figli: primo esame nel 1971-1975 ) che sono stati seguiti fino al 2015.
L’esito principale era rappresentato dalla malattia cardiovascolare incidente ( infarto miocardico, ictus, insufficienza cardiaca o morte cardiovascolare ).
Le analisi primarie includevano entrambe le coorti ( raggruppate ) ed erano limitate ai forti fumatori ( 20 o più anni-pacchetto ).
La popolazione dello studio comprendeva 8.770 individui ( coorte originale: n=3.805; coorte dei figli: n=4.965 ) con un'età media di 42.2 anni e il 45% di sesso maschile.
Vi erano 5.308 fumatori con una media di 17.2 anni base di riferimento, inclusi 2.371 forti fumatori ( 406, 17%, ex-fumatori e 1.965, 83%, fumatori correnti ).
In 26.4 anni di follow-up mediani, si sono verificati 2.435 primi eventi cardiovascolari ( coorte originale: n=1.612; n=665 tra i forti fumatori; coorte dei figli: n=823; n=430 tra i forti fumatori ).
Nella coorte raggruppata, rispetto al fumo corrente, l'aver smesso di fumare entro 5 anni è stato associato a tassi significativamente più bassi di malattia cardiovascolare incidente ( tassi di incidenza per 1.000 anni-persona: fumo corrente, 11.56; cessazione del fumo entro 5 anni, 6.94; differenza, -4.51 ) e a minore rischio di malattia cardiovascolare incidente ( hazard ratio, HR 0.61 ).
Rispetto al non aver mai fumato, l'aver smesso di fumare ha cessato di essere significativamente associato a un rischio maggiore di malattia cardiovascolare 10-15 anni dopo l'interruzione nella coorte raggruppata ( tassi di incidenza per 1.000 anni-persona: non aver mai fumato, 5.09; aver cessaro di fumare entro 10-15 anni, 6.31; differenza, 1.27; HR=1.25 ).
Tra i forti fumatori, l'interruzione del fumo è risultata associata a un rischio significativamente più basso di malattia cardiovascolare entro 5 anni rispetto ai fumatori correnti.
Tuttavia, rispetto ai mai fumatori, il rischio di malattua cardiovascolare degli ex-fumatori è rimasto significativamente elevato oltre 5 anni dopo l'interruzione del fumo. ( Xagena2019 )
Duncan MS et al, JAMA 2019; 322: 642-650
Psyche2019 Cardio2019
Indietro
Altri articoli
Variazione di stato nell'incidenza e mortalità del carcinoma a cellule squamose dell'ano e associazione con HIV / AIDS e fumo negli Stati Uniti
I tassi di incidenza e mortalità del carcinoma a cellule squamose dell'ano ( SCCA ) sono in aumento negli Stati...
Associazione del fumo con complicazioni postprocedurali a seguito di interventi aperti ed endovascolari per claudicatio intermittens
Il fumo è un fattore di rischio modificabile chiave nello sviluppo e nella progressione della malattia delle arterie periferiche, che...
Cessazione del fumo: effetti della Vareniclina combinata con il cerotto alla Nicotina e della durata prolungata del trattamento
I farmaci per smettere di fumare sono abitualmente utilizzati nell'assistenza sanitaria. La ricerca ha indicato che la combinazione di Vareniclina...
Effetto della Citisina versus Vareniclina sulla cessazione del fumo
La Citisina è più efficace del placebo e della terapia sostitutiva della Nicotina per smettere di fumare. Tuttavia, la Citisina...
Esposizione a cadmio, piombo e fumo di tabacco e incidenza cumulativa a 10 anni di danno olfattivo: Beaver Dam Offspring Study
La compromissione olfattiva è comune negli anziani. L'identificazione dei fattori di rischio modificabili per la compromissione olfattiva nella mezza età...
Vitamina-D, fumo, virus di Epstein-Barr e prestazioni cognitive a lungo termine nella sclerosi multipla: follow-up a 11 anni dello studio BENEFIT
Si è determinato se la Vitamina-D, il fumo e le concentrazioni di anticorpi diretti contro il virus di Epstein-Barr (...
Paradosso del fumo nello sviluppo dell'artrite psoriasica tra i pazienti con psoriasi
Il fumo è associato a un aumentato rischio di artrite psoriasica ( PsA ) nella popolazione generale, ma non tra i...
Fumo di sigaretta e rischio di lupus eritematoso sistemico, in generale e in base al sottotipo di anticorpi anti-DNA a doppio filamento, nelle coorti del Nurses' Health Study
Il lupus eritematoso sistemico ( LES ) è una malattia autoimmune eterogenea, sottotipizzata in base alle manifestazioni cliniche e agli...
Cancro alla vescica: l'esercizio fisico diminuisce la mortalità e il fumo l'aumenta
Sono stati studiati i fattori di stile di vita modificabili rappresentati da fumo, esercizio fisico e obesità in rapporto alla...