Diabete e gravidanza
Il diabete gestazionale è un’alterata tolleranza glucidica diagnosticata in gravidanza, comprendente sia patologie realmente insorte in gravidanza, sia forme di diabete di tipo 1, 2 o IGT ( ridotta tolleranza glicemica ) precedenti la gestazione ma non diagnosticate.
Di solito il diabete viene diagnosticato all’inizio del terzo trimestre, ma esistono casi di esordio prima della ventesima settimana di gravidanza.
Le donne obese con precedente diabete gestazionale hanno un rischio elevato di sviluppare un diabete prevalentemente di tipo 2 entro 5-16 anni, a causa della persistenza di un difetto sia della secrezione pancreatica di insulina sia della sua azione a livello tissutale, secondaria ad anomala distribuzione dell’adipe associata ad insulino-resistenza.
Le donne normopeso con precedente diabete gestazionale sono meno predisposte al diabete tipo 2, in quanto hanno solo un difetto di secrezione insulinica, ma nessuna riduzione dell’azione periferica dell’insulina legata all’obesità.
Tra le forme di diabete gestazionale c’è quella secondaria all’uso di beta-mimetici che agiscono aumentando la glicogenolisi, la lipolisi e quindi la secrezione di insulina.
Diagnosi
E’ opportuno sottoporre a screening tutte le pazienti gravide. Oggi lo screening più usato è la somministrazione di 50 g di glucosio a digiuno e la successiva valutazione della glicemia dopo 1 ora. Viene indicato 140 il limite-soglia tra normalità e patologia.
Il test viene eseguito tra la ventiquattresima e la ventottesima settimana di gestazione. Se il test risulta positivo deve essere ripetuto.
Terapia insulinica
La terapia dovrebbe essere impostata in epoca preconcezionale. Il fabbisogno insulinico viene infatti ridotto subito dopo il concepimento, e dopo alcune settimane aumenta gradualmente.
Gli schemi di terapia utilizzati sono: 4 dosi di insulina rapida, 3 dosi di insulina rapida prima dei pasti principali più una dose intermedia prima di cena o di coricarsi, 3 dosi di insulina rapida prima dei pasti principali più due dosi intermedie a colazione e cena.
Obiettivo della terapia è mantenere la glicemia entro valori simili alla gravidanza fisiologica ( inferiore a 100 a digiuno; inferiore a 120 a 2 ore dai pasti ).
Gli ipoglicemizzanti orali non vengono utilizzati perché sono teratogeni, stimolanti iperinsulinemici e provocherebbero quindi fetopatia diabetica.
Nel diabete gestazionale la terapia è obbligatoria se la glicemia giornaliera si mantiene in due o più occasioni al giorno sopra i limiti della normalità.
Complicanze del diabete in gravidanza
Materne - La più importante è la nefropatia diabetica che conduce a progressiva compromissione della funzionalità renale fino all’insufficienza renale che si può raggiungere in un periodo di 10 anni. Vi si associano spesso ipertensione, retinopatie gravidiche, cardiopatia ischemica e predisposizione ad infezioni.
Ostetriche - Fetopatia diabetica: l’alterazione del metabolismo glucidico e la chetoacidosi provocano malformazioni fetali e aborti spontanei; Parto prematuro e Ipertensione e preeclampsia.
Neonatali - Mortalità perinatale: è dello 0,5 %, dovuta a malformazioni o sindrome da stress respiratorio, di cui il diabete rappresenta il fattore di rischio; Ipoglicemia neonatale: si verifica nel 10-60% dei nati da madre diabetica, ed è quasi sempre asintomatica; Iperbilirubinemia ;Ipocalcemia e Traumi da parto, in particolare nei macrosomi.( Xagena2010 )
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