Igiene in gravidanza
Aumento di peso: è dovuto ad un aumento della ritenzione idrica ( 8,5 litri in media che interviene a partire dalla 12° settimana di gravidanza ) e ad un incremento dei depositi adiposi soprattutto nella regione gluteo-addominale.
L’aumento del peso in gravidanza si vede nel secondo e nel terzo trimestre e questo è di circa 350-400 grammi alla settimana.
L’incremento ponderale totale si aggira intorno ai 10-12 Kg.
Alimentazione in gravidanza: la nutrizione materna in gravidanza è molto importante.
Un buono stato nutrizionale pregravidico e gestazionale è fondamentale per prevenire buona parte delle patologie materno-fetali.
Durante la gravidanza bisogna seguire una dieta equilibrata che dovrà prevedere il giusto apporto calorico per evitare incrementi ponderali al di sopra dei 10-12 Kg.
Le donne sottopeso dovranno compensare con un maggiore apporto calorico rispetto alle donne normopeso od obese.
La gravidanza in una donna obesa comporta maggiori rischi materno fetali come ipertensione materna, macrosomia, difetti del sistema nervoso centrale, aumento della mortalità fetale.
Abitudini alimentari e voluttuarie
Caffè
Una tazzina di caffè al giorno non causa particolari problemi alla gravidanza ma l’assunzione di quantità maggiori può essere causa di difetto di peso alla nascita e anemia materna ( la caffeina riduce l’assunzione di ferro ).
Fumo
In gravidanza il fumo sia attivo che passivo è dannoso; l’azione della nicotina che induce vasocostrizione sui vasi placentari e il monossido di carbonio che si lega all’emoglobina riducono l’apporto di ossigeno al feto.
Questo stato di ipossia genera un danno alle cellule dei villi intestinali fetali e quindi la capacità di assumere nutrienti fondamentali ( soprattutto amminoacidi ).
Si è visto che il fumo è responsabile del 10% circa delle morti perinatali ed inoltre può determinare una maggiore incidenza di leucemia linfoblastica, linfoma non Hodgkin e tumori di Wilms.
Alcool
Un uso moderato di bevande alcoliche durante la gravidanza non è dannoso, un bicchiere di vino al giorno per esempio può essere utile come digestivo, come fonte calorica e come fonte di ferro.
L’eccesso invece ha effetti dannosi molto gravi in quanto l’alcool che riesce a passare la barriera placentare va a localizzarsi nei tessuti ricchi di acqua come il cervello, dando effetti abortivi e teratogeni.
Attività fisica
L’attività fisica moderata ha effetti benefici sul feto in quanto favorisce un maggior apporto ematico alla placenta mentre attività fisiche più intense come competizioni agonistiche, equitazione, tuffi, sci, ecc. sono da sconsigliare.
La ginnastica preparatoria al parto aumenta il tasso di beta-endorfine e costituisce un notevole aiuto contro il dolore durante il travaglio.
Lavoro
La legislazione italiana prevede l’astensione dall’attività lavorativa a partire dall’inizio dell’ottavo o del nono mese di gravidanza, in situazioni di benessere materno-fetale.
Le attività che comportano notevoli sforzi fisici, o quelle prolungate vanno sconsigliate perché mettono a rischio la gravidanza; altri rischi lavorativi come quelli legati all’utilizzo di anestetetici gassosi, radiazioni, virus per contagio interumano, sostanze tossiche devono essere evitati.
Radiazioni
Le radiazioni ionizzanti agiscono mediante il danneggiamento del DNA . Il danno procurato al DNA può essere diretto, con rottura delle catene di DNA, o indiretto, mediante la formazione di radicali liberi.
Uno degli organi più colpiti è il sistema nervoso centrale, poiché in esso sono più lenti e più lunghi i processi dell’organogenesi e dell’istogenesi; la radiazione agirebbe provocando la morte della cellula e l’inibizione della migrazione cellulare.
Sessualità
I rapporti sessuali in gravidanza non sono sconsigliati a condizioni che siano quantitativamente e qualitativamente esenti da rischi.
Durante le ultime settimane di gravidanza, nella minaccia di aborto, di parto pretermine, presenti nella storia clinica o attuali, l’attività sessuale è sconsigliata.
Viaggi
Non esistono controindicazioni assolute, l’epoca più sicura per affrontare un viaggio in gravidanza è quella compresa fra la 18ª e la 24ª settimana.
I viaggi in macchina devono tenere conto anche delle sollecitazioni meccaniche, della stasi venosa agli arti inferiori ( è consigliabile fermarsi ogni due ore per 15 minuti; il viaggio non deve durare più di 6 ore ).
Dopo la 28ª settimana alcuni consigliano viaggi non superiori ai 160 Km.
I viaggi in aereo sono permessi, ma non per tratte troppo lunghe per evitare la stasi venosa prolungata degli arti inferiori, con eventuale rischio di tromboembolia.
Vaccinazioni
In gravidanza le vaccinazioni possono essere praticate in caso di necessità, accompagnate se possibile con la somministrazione di immunoglobuline .
Un vaccino verso il quale bisogna porre attenzione è quello antitifico, che può provocare iperpiressia, ed essa da sola è talora causa di aborto o parto pretermine.
I vaccini controindicati in gravidanza sono:
Morbillo parotite-rosolia, Varicella, Febbre gialla ( a meno che non sia inevitabile l’esposizione ). ( Xagena2010 )
Gyne2010
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