La gravidanza dopo trapianto di rene è associata a rischi elevati


La gravidanza dopo trapianto di rene è diventata possibile grazie ai recenti progressi in chirurgia e farmacologia.

Ricercatori hanno eseguito uno studio retrospettivo che ha incluso tutte le donne fertili trapiantate nei centri di Vicenza ed Udine dopo il 1997.
Sono state analizzate le seguenti variabili: il tipo di nefropatia, l'età del paziente, l’inizio della terapia dialitica, l’età al momento del trapianto, il tempo tra la dialisi e il trapianto e tra il trapianto e la nascita del bambino.
E' stata anche considerata la terapia immunosoppressiva, il tipo di parto, il peso del bambino, il punteggio Apgar, e il periodo di follow-up di madre e bambino.

I ricercatori hanno seguito 13 gravidanze di 12 pazienti che avevano diagnosi di pielonefrite cronica ( n=4 ), necrosi corticale post-partum ( n=1 ), glomerulonefrite con depositi di immunoglobulina A ( Ig-GN ) ( n=4 ), nefropatia diabetica ( n=1 ), nefropatia di origine sconosciuta ( n=2 ).

Tutti le pazienti hanno ricevuto un rene da donatore cadavere.

Le pazienti sono state trattate con calcioantagonisti e alfa-Metildopa per i loro alti valori pressori.

I ricercatori hanno osservato 9 complicanze materne: proteinuria non-nefrosica ( n=1 ), infezione del tratto urinario ( n=1 ), pre-eclampsia ( n=4 ), distacco interno di placenta ( n=1 ) e aborti spontanei ( n=2 ); 4 complicanze fetali: IUGR [ restrizione della crescita intrauterina ] ( n=2 ), sindrome da distress respiratorio acuto ( n=1 ), sindrome di Klinefelter ( n=1 ) e prematurità ( n=4 ).

In 2 casi il peso del bambino era inferiore rispetto all'età gestazionale, e 5 bambini sono stati ammessi alla terapia intensiva neonatale.

Il follow-up della madre non ha mostrato episodi di rigetto acuto.
L'allattamento al seno è stato scoraggiato a causa della trasmissione di farmaci immunosoppressori nel latte materno.

Non è stata riscontrata malattia significativa durante il follow-up del bambino.

I dati sono in accordo con la letteratura a conferma che la gravidanza dopo il trapianto di rene se possibile, comporta rischi elevati. ( Xagena2010 )

Di Loreto P et al, Transplant Proc 2010; 42: 1158-1161

Nefro2010 Gyne2010 Chiru2010



Indietro

Altri articoli

Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale umanizzato impiegato nel trattamento di diversi tipi di neoplasia. Si lega al...


La porpora trombotica trombocitopenica ( TTP ) a esordio in gravidanza è una malattia rara e pericolosa per la vita,...


Il Valproato ( Depakin ) dovrebbe essere evitato in gravidanza, ma è il farmaco più efficace per l'epilessia generalizzata. Il...


Il sanguinamento idiopatico nel secondo trimestre di gravidanza complica meno dell’1% di tutte le gravidanze. Questa complicanza della gravidanza può essere...


Secondo una meta-analisi, i fibromi uterini aumentano i rischi di esiti avversi in gravidanza ed ostetricia in termini di dimensioni,...


È noto che l’emicrania e l’ipertensione indotta dalla gravidanza ( PIH ) aumentino il rischio cardiovascolare. Tuttavia, l’evidenza è limitata...


Una meta-analisi ha evidenziato che i fibromi uterini aumentano i rischi di gravidanza avversa e gli esiti ostetrici; le dimensioni...


Il virus respiratorio sinciziale ( VRS ) è un virus a RNA che infetta l’apparato respiratorio. Nella maggioranza dei casi...


Per le giovani portatori di mutazioni BRCA sopravvissute al carcinoma mammario, le tecniche di riproduzione assistita ( ART ) non...


L’intervento sullo stile di vita pre-concezionale ha il potenziale di ridurre il diabete mellito gestazionale, ma mancano dati di studi...