Terapia antiepilettica in gravidanza e allattamento
Gravidanza: la terapia antiepilettica è associata ad un aumento del rischio teratogeno.
Le malformazioni che si riscontrano più frequentemente sono: difetti cardiaci, anomalie craniofacciali ed anomalie del tratto genitourinario.
L’effetto teratogeno varia dal 6% ( assunzione di un singolo farmaco ) fino al 20% ( combinazione di tre o più farmaci ).
La Fenintoina può essere responsabile della sindrome di idantoina ( anomalie craniofacciali e ipoplasie delle falangi distali ), mentre l’assunzione di Carbamazepina ed Acido Valproico è collegata alla comparsa di difetti del tubo neurale.
Il Fenobarbitale può essere causa di rallentamento della crescita intrauterina e, se assunto l’ultimo mese di gravidanza, può causare la malattia emorragica del neonato; per prevenire la comparsa di questa malattia le donne devono assumere 1 mg di vitamina K durante l’ultimo mese di gravidanza.
Nelle pazienti epilettiche desiderose di una gravidanza ( dopo consulenza con il ginecologo e il neurologo ) è essenziale la modificazione della terapia ( riduzione del numero di farmaci assunti e della loro quantità ), inoltre è consigliabile iniziare una terapia con acido folico un mese prima del concepimento e continuare questa terapia per tutto il primo trimestre della gravidanza.
Altra cosa molto importante è il monitoraggio ecografico consigliato alla 18ª-19ª settimana di gestazione ed il dosaggio dell’alfa-fetoproteina ( per terapie con Acido Valproico e Carbamazepina )
Allattamento: in allattamento la terapia con Fenobarbitale e Lamotrigina deve essere monitorata, infatti questi farmaci passano in notevole quantità nel latte dando effetti negativi ( sedazione eccessiva, vomito, difficoltà alla suzione ) nel neonato.
Si raccomanda di osservare il lattante per i possibili effetti indesiderati ed è consigliabile il monitoraggio periodico dei livelli plasmatici del farmaco nel lattante stesso.
Dagli studi condotti sinora il farmaco che è più compatibile con l’allattamento è la Carbamazepina. ( Xagena2010 )
Gyne2010
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