Aumentati livelli di aminotransferasi nei soggetti adulti trattati con 4 g/die di Paracetamolo
Nel corso di uno studio clinico di una nuova combinazione di Idrocodone/Paracetamolo, è stata osservata un’alta incidenza di aumento dei livelli plasmatici di alanin-aminotransferasi ( ALT ).
Uno studio ha valutato l’incidenza e la dimensione degli aumenti di aminotransferasi nei soggetti sani che hanno ricevuto 4 g/die di Paracetamolo ( anche noto con il nome di Acetaminofene ) o da solo o in combinazione con un oppioide selezionato, rispetto ai soggetti trattati con placebo.
Lo studio ha riguardato 145 adulti sani che sono stati assegnati ad uno di 5 trattamenti: placebo ( n = 99 ), 1 di 3 combinazioni di oppioide/Paracetamolo ( n = 80 ), Paracetamolo da solo ( n = 26 ).
Ogni trattamento attivo comprendeva 4 g/die di Paracetamolo, il dosaggio massimo raccomandato.
La durata del trattamento è stata di 14 giorni.
Nessuno dei 39 partecipanti assegnati al placebo ha presentato un livello massimo di ALT superiore di 3 volte il limite massimo normale.
Al contrario, l’incidenza di livelli massimi di ALT superiori di 3 volte i limiti superiori del normale è variata tra il 31% ed il 44% nei 4 gruppi di trattamento che hanno ricevuto Paracetamolo.
Rispetto al placebo, il trattamento con Paracetamolo è risultato associato ad un valore massimo di alanin-aminotransferasi mediamente più alto ( p < 0.001 ).
Dallo studio è emerso che l’assunzione continuata di 4 g/die di Paracetamolo negli adulti sani è associato ad aumento dei livelli di LAT.
Il concomitante trattamento con oppioidi non sembra aumentare questo effetto.
La storia di assunzione di Paracetamolo dovrebbe essere considerata nella diagnosi differenziale riguardante gli aumentati livelli plasmatici di aminotransferasi anche in assenza di concentrazioni plasmatiche misurabili di Paracetamolo. ( Xagena2006 )
Watkins PB et al, JAMA 2006; 296: 87-93
Farma2006 Reuma2006 Gastro2006
Indietro
Altri articoli
I fibromi uterini aumentano il rischio di esiti avversi in gravidanza e in ostetricia
Secondo una meta-analisi, i fibromi uterini aumentano i rischi di esiti avversi in gravidanza ed ostetricia in termini di dimensioni,...
L'esposizione prenatale al Fluoro è collegata a problemi neurocomportamentali
Uno studio prospettico di coorte su 229 coppie madre-bambino a Los Angeles ( Stati Uniti ) ha mostrato che...
I fibromi uterini aumentano i rischi di gravidanza e di esiti ostetrici avversi
Una meta-analisi ha evidenziato che i fibromi uterini aumentano i rischi di gravidanza avversa e gli esiti ostetrici; le dimensioni...
L'endometriosi aumenta il rischio di tumori ovarici ed endometriali
L'endometriosi è risultata significativamente associata a rischi più elevati sia per i tumori ovarici che endometriali, ma non è significativamente...
Dispositivo contraccettivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel può aumentare il rischio di cancro al seno
L'utilizzo di un dispositivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel per prevenire la gravidanza ha aumentato il rischio di cancro alla...
La terapia ormonale può aumentare la perdita di peso nelle donne in postmenopausa che assumono Semaglutide
Le donne in postmenopausa in terapia ormonale hanno presentato una maggiore perdita di peso corporeo totale con Semaglutide fino a...
Contraccettivi ormonali combinati: rischio leggermente aumentato di tromboembolia venosa nelle donne che usano contraccettivi ormonali combinati a base di Clormadinone acetato ed Etinilestradiolo
I titolari dell’autorizzazione all’immissione in commercio dei medicinali contenenti Clomardinone acetato / Etinilestradiolo, in accordo con l’Agenzia Europea per i...
Molnupiravir più cure abituali versus cure abituali da sole come trattamento precoce per adulti con COVID-19 ad aumentato rischio di esiti avversi: studio PANORAMIC
La sicurezza, l'efficacia e il rapporto costo-efficacia di Molnupiravir ( Lagevrio ), un farmaco antivirale orale per SARS-CoV-2, non sono...
Opzelura crema a base di Ruxolitinib, un inibitore JAK1/2, per il trattamento della vitiligine non-segmentale
Opzelura, che contiene il principio attivo Ruxolitinib, è un medicinale usato per il trattamento della vitiligine non-segmentale, una malattia che...
Opzelura a base di Ruxolitinib crema 15 mg/g nel trattamento della vitiligine non-segmentale con coinvolgimento del viso in adulti e adolescenti a partire dai 12 anni di età. Approvazione nell'Unione Europea
La Commissione Europea ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio per Opzelura a base di Ruxolitinib crema 15 mg/g nel trattamento...