Bassa dose prenatale di Acido Acetilsalicilico ed esiti neurocomportamentali in bambini molto prematuri
L’Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ) a basse dosi somministrato durante la gravidanza potrebbe alterare lo sviluppo cerebrale nei bambini molto prematuri.
Sono stati riportati gli esiti a breve e a lungo termine di bambini molto prematuri in relazione a trattamento con Aspirina a basse dosi valutati utilizzando i dati dellla coorte dello studio EPIPAGE ( Etude Epidemiologique des Petites Ages Gestationnels ), che includeva tutti i bambini nati prima delle 33 settimane di gestazione in 9 regioni francesi nel 1997.
Lo studio è stato ristretto a 656 bambini nati da 584 donne con storia ostetrica di malattia vascolare placentare o con ipertensione cronica o malattie renali o autoimmuni.
Le principali misure di esito erano mortalità, lesioni cerebrali ed esiti all’età di 5 anni, misurati da una diagnosi di paralisi cerebrale; difficoltà comportamentali, misurate con il questioario SDQ ( Strength and Difficulties Questionnaire ) e decadimento cognitivo misurato con la scala composita KABC ( Kaufman Assessment Battery for Children ).
Il trattamento con Aspirina a basse dosi è stato somministrato a 125 madri su 584 ( 21% ) e non è risultato associato in maniera significativa a mortalità, lesioni cerebrali, paralisi cerebrale o decadimento cognitivo globale nei bambini all’età di 5 anni.
La proporzione di bassi punteggi di processamento simultaneo ( inferiori a 70 ) è risultata inferiore nel gruppo sottoposto a trattamento con Aspirina a basse dosi ( 7% vs 19% senza Aspirina a basse dosi; P=0.04 ), ma questa associazione non è risultata significativa dopo aggiustamento per propensity score, fattori prognostici e classe sociale ( odds ratio [ OR ] aggiustato: 0.59 ).
Il trattamento con Aspirina a basse dosi è risultato associato a una riduzione, al limite della significatività, delle difficoltà comportamentali totali ( OR aggiustato: 0.44 ) e dell’iperattività ( OR aggiustato: 0.43 ).
In conclusione, il trattamento con Acido Acetilsalicilico a bassi dosaggi non è risultato associato a esiti avversi neonatali o a lungo termine e inoltre i risultati ottenuti hanno indicato che l’Aspirina a basse dosi potrebbe essere associata a una riduzione delle difficoltà neurocomportamentali, ma sono necessari altri studi per valutare gli effetti dell’Aspirina da sola o in combinazione con altri agenti neuroprotettori. ( Xagena2010 )
Marret S et al, Pediatrics 2010; 125: e29-34
Pedia2010 Farma2010 Neuro2010
Indietro
Altri articoli
I fibromi uterini aumentano il rischio di esiti avversi in gravidanza e in ostetricia
Secondo una meta-analisi, i fibromi uterini aumentano i rischi di esiti avversi in gravidanza ed ostetricia in termini di dimensioni,...
L'esposizione prenatale al Fluoro è collegata a problemi neurocomportamentali
Uno studio prospettico di coorte su 229 coppie madre-bambino a Los Angeles ( Stati Uniti ) ha mostrato che...
I fibromi uterini aumentano i rischi di gravidanza e di esiti ostetrici avversi
Una meta-analisi ha evidenziato che i fibromi uterini aumentano i rischi di gravidanza avversa e gli esiti ostetrici; le dimensioni...
L'endometriosi aumenta il rischio di tumori ovarici ed endometriali
L'endometriosi è risultata significativamente associata a rischi più elevati sia per i tumori ovarici che endometriali, ma non è significativamente...
Dispositivo contraccettivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel può aumentare il rischio di cancro al seno
L'utilizzo di un dispositivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel per prevenire la gravidanza ha aumentato il rischio di cancro alla...
La terapia ormonale può aumentare la perdita di peso nelle donne in postmenopausa che assumono Semaglutide
Le donne in postmenopausa in terapia ormonale hanno presentato una maggiore perdita di peso corporeo totale con Semaglutide fino a...
Contraccettivi ormonali combinati: rischio leggermente aumentato di tromboembolia venosa nelle donne che usano contraccettivi ormonali combinati a base di Clormadinone acetato ed Etinilestradiolo
I titolari dell’autorizzazione all’immissione in commercio dei medicinali contenenti Clomardinone acetato / Etinilestradiolo, in accordo con l’Agenzia Europea per i...
Molnupiravir più cure abituali versus cure abituali da sole come trattamento precoce per adulti con COVID-19 ad aumentato rischio di esiti avversi: studio PANORAMIC
La sicurezza, l'efficacia e il rapporto costo-efficacia di Molnupiravir ( Lagevrio ), un farmaco antivirale orale per SARS-CoV-2, non sono...
Opzelura crema a base di Ruxolitinib, un inibitore JAK1/2, per il trattamento della vitiligine non-segmentale
Opzelura, che contiene il principio attivo Ruxolitinib, è un medicinale usato per il trattamento della vitiligine non-segmentale, una malattia che...
Opzelura a base di Ruxolitinib crema 15 mg/g nel trattamento della vitiligine non-segmentale con coinvolgimento del viso in adulti e adolescenti a partire dai 12 anni di età. Approvazione nell'Unione Europea
La Commissione Europea ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio per Opzelura a base di Ruxolitinib crema 15 mg/g nel trattamento...