Carcinoma mammario: Exemestane aumenta la perdita ossea a 6 mesi


Il trattamento del carcinoma alla mammella positivo per il recettore degli ormoni ( ER+ ) in donne in postmenopausa con inibitori dell’aromatasi potrebbe aumentare la perdita ossea.

Un gruppo di Ricercatori dell’Ospedale universitario di Giessen e Marburg in Germania, ha condotto una ricerca, utilizzando i dati dello studio TEAM ( Tamoxifen Exemestane Adjuvant Multicentre ).

Lo studio TEAM ha riguardato 200 pazienti che sono state assegnate in modo casuale a ricevere un trattamento con Exemestane ( Aromasin ) o Tamoxifene ( Nolvadex ) come terapia adiuvante per il tumore alla mammella positivo per il recettore degli ormoni.

La densità minerale ossea è stata valutata con assorbimetria a raggi X a doppia energia ( DEXA ) al basale e dopo 6 e 12 mesi di trattamento.

Sono risultate valutabili 161 pazienti.

Il trattamento con Tamoxifene ha portato a un aumento dello 0.5% dal basale della densità minerale ossea della colonna, mantenuto anche a 12 mesi.

Le pazienti trattate con Exemestane sono andate incontro a una diminuzione del 2.6% rispetto al basale nella densità minerale ossea della colonna con un’ulteriore diminuzione dello 0.2% a 12 mesi.

Sono state osservate differenze significative nei cambiamenti di densità minerale ossea tra Tamoxifene ed Exemestane a 6 e 12 mesi ( P=0.0026 e P=0.0008, rispettivamente ).

Anche i cambiamenti medi nella densità minerale ossea dal basale, a livello dell’anca totale, hanno mostrato differenze significative tra Exemestane e Tamoxifene a 6 e 12 mesi ( P=0.0009 e P=0.04, rispettivamente ).

Non sono state osservate differenze tra Tamoxifene ed Exemestane nei cambiamenti medi di densità minerale ossea a livello del collo del femore.

In conclusione, il trattamento con Exemestane porta a un aumento della perdita ossea a 6 mesi; la perdita ossea si stabilizza dopo un periodo compreso tra 6 e 12 mesi. ( Xagena2009 )

Hadji P et al, Ann Oncol 2009; 20: 1203-1209


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