Disturbo dell’alimentazione nei bambini con gastroenterite eosinofila
La disturbo dell’alimentazione osservata nei bambini più piccoli con gastroenterite eosinofila non è stata ben descritta. È stato quindi svolto uno studio con l’obiettivo di caratterizzare ulteriormente il disturbo dell’alimentazione nei bambini con gastroenteriti eosinofile.
È stata effettuata un’analisi retrospettiva di 200 bambini visitati nell’arco di 12 mesi in un programma multidisciplinare sulle malattie gastrointestinali eosinofile.
Sono stati esaminati i dati clinici di 33 bambini identificati come colpiti anche da disturbo dell’alimentazione.
Dei 200 bambini con gastroenterite eosinofila, il 16.5% aveva un significativo disturbo dell’alimentazione. L’età media di questo gruppo era di 34 mesi ( range: 14-113 mesi ).
Svariati comportamenti disadattativi dell’alimentazione sono stati riportati nel 93.9% dei casi.
Frequenti conati di vomito o vomito si sono verificati nell’84.8% dei pazienti.
Sensibilità al cibo è stata documentata nell’88% degli individui mentre il 52% dei casi aveva altre malattie allergiche.
Il 21% è stato diagnosticato con difetto di crescita e il 69.7% ha richiesto terapia di alimentazione individuale o di gruppo.
Il 42% aveva eosinofilia residua maggiore di 15 per HPF ( high power field, campo ad alta potenza ) sulle biopsie esofagee effettuate al momento della presentazione dei sintomi.
In conclusione, il disturbo dell’alimentazione è prevalente nei bambini con gastroenteriti eosinofile, e spesso si presenta come comportamenti disadattativi appresi dell’alimentazione con alterata dinamica dei pasti e difficoltà fisiche nella meccanica dell’atto di mangiare.
I disturbi dell’alimentazione possono persistere anche dopo aver trattato con successo l'infiammazione eosinofila.
La consapevolezza della crescente diffusione dei disturbi dell’alimentazione nei bambini con gastroenteriti eosinofile con un riconoscimento precoce di queste patologie, permette di elaborare un approccio globale, un piano di trattamento individualizzato con il risultato auspicato di migliorare lo sviluppo, l'alimentazione e la nutrizione di questi bambini. ( Xagena2010 )
Mukkada VA et al, Pediatrics 2010; 126: 672-677
Pedia2010 Gastro2010
Indietro
Altri articoli
I fibromi uterini aumentano il rischio di esiti avversi in gravidanza e in ostetricia
Secondo una meta-analisi, i fibromi uterini aumentano i rischi di esiti avversi in gravidanza ed ostetricia in termini di dimensioni,...
L'esposizione prenatale al Fluoro è collegata a problemi neurocomportamentali
Uno studio prospettico di coorte su 229 coppie madre-bambino a Los Angeles ( Stati Uniti ) ha mostrato che...
I fibromi uterini aumentano i rischi di gravidanza e di esiti ostetrici avversi
Una meta-analisi ha evidenziato che i fibromi uterini aumentano i rischi di gravidanza avversa e gli esiti ostetrici; le dimensioni...
L'endometriosi aumenta il rischio di tumori ovarici ed endometriali
L'endometriosi è risultata significativamente associata a rischi più elevati sia per i tumori ovarici che endometriali, ma non è significativamente...
Dispositivo contraccettivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel può aumentare il rischio di cancro al seno
L'utilizzo di un dispositivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel per prevenire la gravidanza ha aumentato il rischio di cancro alla...
La terapia ormonale può aumentare la perdita di peso nelle donne in postmenopausa che assumono Semaglutide
Le donne in postmenopausa in terapia ormonale hanno presentato una maggiore perdita di peso corporeo totale con Semaglutide fino a...
Contraccettivi ormonali combinati: rischio leggermente aumentato di tromboembolia venosa nelle donne che usano contraccettivi ormonali combinati a base di Clormadinone acetato ed Etinilestradiolo
I titolari dell’autorizzazione all’immissione in commercio dei medicinali contenenti Clomardinone acetato / Etinilestradiolo, in accordo con l’Agenzia Europea per i...
Molnupiravir più cure abituali versus cure abituali da sole come trattamento precoce per adulti con COVID-19 ad aumentato rischio di esiti avversi: studio PANORAMIC
La sicurezza, l'efficacia e il rapporto costo-efficacia di Molnupiravir ( Lagevrio ), un farmaco antivirale orale per SARS-CoV-2, non sono...
Opzelura crema a base di Ruxolitinib, un inibitore JAK1/2, per il trattamento della vitiligine non-segmentale
Opzelura, che contiene il principio attivo Ruxolitinib, è un medicinale usato per il trattamento della vitiligine non-segmentale, una malattia che...
Opzelura a base di Ruxolitinib crema 15 mg/g nel trattamento della vitiligine non-segmentale con coinvolgimento del viso in adulti e adolescenti a partire dai 12 anni di età. Approvazione nell'Unione Europea
La Commissione Europea ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio per Opzelura a base di Ruxolitinib crema 15 mg/g nel trattamento...