Farmaci anti-TNF associati a un aumentato rischio di malattia infiammatoria intestinale
I pazienti con malattia autoimmune trattati con agenti anti-TNF-alfa ( fattore di necrosi tumorale alfa ) presentano una probabilità due volte maggiore di sviluppare la malattia di Crohn o la colite ulcerosa, rispetto ai pazienti non esposti a questi farmaci.
Questa analisi è il primo studio a dimostrare, in una coorte basata sulla popolazione, che esiste un aumentato rischio di sviluppo della malattia infiammatoria intestinale ( IBD ) de novo tra i soggetti esposti a uno specifico farmaco anti-TNF-alfa utilizzato per il trattamento di altre condizioni non-gastroenterologiche, condizioni reumatologiche.
Utilizzando i dati del Registro sanitario nazionale danese, i ricercatori hanno identificato 17.018 pazienti con una diagnosi di malattia autoimmune per la quale era stato prescritto un anti-TNF-alfa nel periodo1994-2017.
Il periodo di osservazione è continuato per 3 mesi dopo l'ultima iniezione anti-TNF-alfa.
Questi pazienti sono stati confrontati con 63.308 pazienti con malattia autoimmune, diagnosticati durante lo stesso periodo di tempo, che non avevano ricevuto farmaci anti-TNF-alfa.
Etanercept ( Enbrel ), Infliximab ( Remicade ) e Adalimumab ( Humira ) erano gli agenti anti-TNF-alfa più comuni utilizzati, e oltre il 50% dei pazienti nel gruppo anti-TNF-alfa è stato esposto a due o più agenti durante il periodo di studio.
E' stato osservato che i pazienti trattati con Etanercept avevano una probabilità doppia di avere diagnosi di malattia di Crohn de novo ( rapporto di rischio aggiustato [ aHR ] 2.0; intervallo di confidenza al 95% [ IC ], 1.4-2.8 ), mentre i valori aHR per Infliximab e Adalimumab sono stati, rispettivamente, pari a 1.3 ( IC 95%, 0.8-2.2 ) e 1.2 ( IC 95%, 0.8-1.8 ).
Inoltre, è stato anche riscontrato che i pazienti trattati con Etanercept presentavano il doppio delle probabilità di avere diagnosi di colite ulcerosa de novo ( aHR=2.0; IC al 95%, 1.5-2.8 ).
Non è stato riscontrato un aumento significativo del rischio associato a Infliximab ( aHR=1.0; IC al 95%, 0.6-1.6 ) o ad Adalimumab ( aHR=0.6; IC al 95%, 0.3-1.0 ).
La maggior parte dei pazienti inclusi nello studio ( 56.6% ) aveva diagnosi di artrite reumatoide; la parte rimanente soffriva di psoriasi o di artrite psoriasica.
Lo sviluppo di altre malattie autoimmuni mentre gli individui sono in cura con un farmaco anti-TNF è ben riconosciuto per malattie come la psoriasi e il lupus eritematoso indotto da farmaci.
Questo fenomeno non era riconosciuto per la malattia di Crohn o la colite ulcerosa.
Il legame tra farmaci anti-TNF e lo sviluppo della malattia autoimmune de novo è complesso e richiede ulteriori indagini. ( Xagena2019 )
Fonte: Alimentary Pharmacology and Therapeutics, 2019
Reuma2019 Gastro2019 Farma2019
Indietro
Altri articoli
I fibromi uterini aumentano il rischio di esiti avversi in gravidanza e in ostetricia
Secondo una meta-analisi, i fibromi uterini aumentano i rischi di esiti avversi in gravidanza ed ostetricia in termini di dimensioni,...
L'esposizione prenatale al Fluoro è collegata a problemi neurocomportamentali
Uno studio prospettico di coorte su 229 coppie madre-bambino a Los Angeles ( Stati Uniti ) ha mostrato che...
I fibromi uterini aumentano i rischi di gravidanza e di esiti ostetrici avversi
Una meta-analisi ha evidenziato che i fibromi uterini aumentano i rischi di gravidanza avversa e gli esiti ostetrici; le dimensioni...
L'endometriosi aumenta il rischio di tumori ovarici ed endometriali
L'endometriosi è risultata significativamente associata a rischi più elevati sia per i tumori ovarici che endometriali, ma non è significativamente...
Dispositivo contraccettivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel può aumentare il rischio di cancro al seno
L'utilizzo di un dispositivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel per prevenire la gravidanza ha aumentato il rischio di cancro alla...
La terapia ormonale può aumentare la perdita di peso nelle donne in postmenopausa che assumono Semaglutide
Le donne in postmenopausa in terapia ormonale hanno presentato una maggiore perdita di peso corporeo totale con Semaglutide fino a...
Contraccettivi ormonali combinati: rischio leggermente aumentato di tromboembolia venosa nelle donne che usano contraccettivi ormonali combinati a base di Clormadinone acetato ed Etinilestradiolo
I titolari dell’autorizzazione all’immissione in commercio dei medicinali contenenti Clomardinone acetato / Etinilestradiolo, in accordo con l’Agenzia Europea per i...
Molnupiravir più cure abituali versus cure abituali da sole come trattamento precoce per adulti con COVID-19 ad aumentato rischio di esiti avversi: studio PANORAMIC
La sicurezza, l'efficacia e il rapporto costo-efficacia di Molnupiravir ( Lagevrio ), un farmaco antivirale orale per SARS-CoV-2, non sono...
Opzelura crema a base di Ruxolitinib, un inibitore JAK1/2, per il trattamento della vitiligine non-segmentale
Opzelura, che contiene il principio attivo Ruxolitinib, è un medicinale usato per il trattamento della vitiligine non-segmentale, una malattia che...
Opzelura a base di Ruxolitinib crema 15 mg/g nel trattamento della vitiligine non-segmentale con coinvolgimento del viso in adulti e adolescenti a partire dai 12 anni di età. Approvazione nell'Unione Europea
La Commissione Europea ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio per Opzelura a base di Ruxolitinib crema 15 mg/g nel trattamento...