Fumare durante il trattamento del cancro alla prostata aumenta il rischio di metastasi e mortalità


I pazienti che hanno fumato durante il trattamento per carcinoma prostatico localizzato hanno presentato un aumento del rischio di recidiva biochimica, metastasi e morte specifica per cancro.

Il fumo di tabacco è noto come un fattore di rischio prevenibile per lo sviluppo e la mortalità di diversi tumori genitourinari, come il cancro alla vescica, carcinoma uroteliale del tratto superiore e carcinoma a cellule renali.
Al contrario, l'effetto del consumo di tabacco sull'incidenza del carcinoma alla prostata è ancora oggetto di dibattito.
Tuttavia, l'associazione tra fumo di sigaretta e mortalità per cancro alla prostata sembra essere robusta.

E' stata effettuata una revisione sistematica di diversi database; sono stati identificati 5.157 articoli pubblicati nel periodo 2000-2017 che hanno esaminato le associazioni tra lo stato di fumo e la prognosi dei pazienti che ricevono un trattamento curativo per il carcinoma prostatico localizzato.

L'analisi qualitativa comprendeva 16 articoli e una analisi quantitativa ne ha inclusi 11.
Tutti gli articoli nella revisione erano studi osservazionali non-randomizzati.

I fumatori correnti hanno presentato un rischio significativamente maggiore di recidiva biochimica sulla base dei dati provenienti da 10 studi ( hazard ratio, HR = 1.4; IC 95%, 1.18-1.66 ).
Anche gli ex-fumatori presentavano un rischio maggiore, sulla base dei dati di sette studi ( HR = 1.19, IC 95%, 1.09-1.3 ).

Tre studi hanno rilevato che i fumatori correnti avevano un rischio più elevato di metastasi ( HR = 2.51; 95% 1.8-3.51 ) e cinque studi hanno revidenziato che i fumatori avevano un rischio maggiore di mortalità specifica per cancro ( HR = 1.61; IC 95%, 0.65- 3.97 ).
Questi rischi non hanno riguardato gli ex-fumatori ( metastasi in due studi: HR = 1.61, IC 95%, 0.65-3.97, mortalità specifica per cancro in quattro studi, HR = 1.05, IC 95%, 0.81-1.37 ). ( Xagena2018 )

Fonte: JAMA Oncology, 2018

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